Scuola. 25 studenti sospesi per boicottaggio invalsi

PISA – “A Pisa, 25 studenti dell’Istituto Santoni sono stati sospesi dalla preside per aver “boicottato” le prove Invalsi”. Lo afferma il coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Liberta’ Nicola Fratoianni.

Sulla vicenda Sel ha presentato un’interrogazione parlamentare. Gli studenti – prosegue il coordinatore di Sel – sono accusati di “danno alla proprietà pubblica”, per aver cancellato il codice identificativo sui fogli delle prove. Il vero danno alla proprietà pubblica lo sta facendo il governo Renzi con il disegno di legge sulla scuola. E’ il governo che andrebbe sospeso”.

La mattina del 12 maggio – racconta il portale Skuola.net – gli studenti di seconda superiore entrano nella loro scuola come sempre, l’Istituto Santoni di Pisa. È il giorno delle prove Invalsi, test che qualcuno di loro ha deciso di boicottare già qualche giorno prima, su invito dei rappresentanti d’Istituto. Così c’è chi consegna in bianco le prove, nemmeno una risposta data. Ma non si ferma qui. Decide anche di cancellare con la penna il codice identificativo del test Invalsi. La preside della scuola non ci sta e decide di prendere provvedimenti. I ragazzi che hanno boicottato in questo modo le prove Invalsi sono 25, tutti e 25 sospesi. “La cancellazione del codice della prova non comporta alcun danno economico o fisico, ma solo al non riconoscere lo studente che l’ha eseguita. Noi come sindacato studentesco, ponendoci l’obiettivo di tutelare gli studenti da episodi simili, ci sentiamo di condannare questo provvedimento. È previsto entro la fine della settimana un incontro assieme a questi studenti ed i loro genitori per discutere l’accaduto, difendere i ragazzi dall’ingiusta ritorsione del dirigente e coordinarci per un’eventuale azione legale. La scuola dovrebbe essere un ambiente in cui insegna a vivere in una società moderna e democratica, provvedimenti simili trasmettono solamente il messaggio opposto”. Con queste parole la Rete degli Studenti Medi si è schierata in favore dei ragazzi. Tutte le sanzioni disciplinari, sospensione compresa, sono disciplinati – ricorda Skuola.net – dall’art. 4 dello Statuto delle studentesse e degli studenti. Questo articolo dice che prima di tutto è la scuola a decidere quali comportamenti sono da ritenere scorretti o meno e che ogni punizione deve essere proporzionata al fatto commesso e puntare alla rieducazione del colpevole. Per quanto riguarda la sospensione in particolare, questo provvedimento deve essere preso dal Consiglio di classe se i giorni di allontanamento sono inferiori a quindici e dal Consiglio di Istituto nei casi più gravi. Tale provvedimento deve comunque essere inflitto in casi di gravità eccezionale o di reiterata violazione delle norme comportamentali. Se la sospensione viene ritenuta illegittima, gli studenti dell’Istituto Santoni di Pisa possono impugnarla entro quindici giorni davanti all’apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche e richiedere il riesame dell’intera vicenda. (ANSA).

 

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