New York. La polizia ammazza un afroamericano. Scoppia la protesta. IL VIDEO

NEW YORK – Infuriano le polemiche a New York dopo la tragica sparatoria tra poliziotti e un afroamericano di 51 anni. L’uomo era stato visto dalla Polizia mentre fumava tranquillamente uno spinello al centro di Times Square, e per questo è stato fermato dagli agenti.

Poi però, la situazione è degenerata: l’uomo, identificato come Darrius Kennedy, ha estratto un coltello di circa 15 centimetri brandendolo contro le forze dell’ordine che hanno tentato invano di immobilizzarlo con l’uso di spray al pepe. Subito dopo l’uomo si è dato alla fuga e durante l’inseguimento tra la folla –il fatto è avvenuto in pieno pomeriggio e moltissime persone hanno assistito alla vicenda riprendendola coi telefonini- gli agenti hanno aperto il fuoco centrando Kennedy in pieno petto. L’uomo è morto quaranta minuti dopo nell’ospedale di Bellevue Center. Le foto e i filmati dei turisti e dei passanti, che si sono diffuse in tutto il mondo, hanno scosso l’opinione pubblica della Grande Mela. Si rinnovano quindi le polemiche sulla NYPD: per molti l’azione è ingiustificata per altri invece si tratterebbe di legittima difesa per difendere i passanti. Resta poi da capire la dinamica precisa dello scontro a fuoco: nei filmati si contano almeno dieci spari e l’uomo è stato centrato più volte in pieno petto durante la fuga, ancora non si capisce se siano stati sparati o no colpi d’avvertimento, se la linea di tiro era libera o c’era anche il rischio di ferire qualcun’altro e resta infine l’interrogativo sul perché la Polizia non ha mirato alle gambe dell’uomo per tentare di fermare la sua fuga. Ovviamente l’uomo poteva rendersi ancora più pericoloso, magari prendendo qualche passante in ostaggio e la decisione di sparare oppure no da parte della Polizia doveva essere inevitabilmente ponderata e istantanea. Inoltre, per la sfortuna della vittima nessuno degli agenti era armato con la controversa pistola elettrica taser, che anche se spesso è stata usata impropriamente dalla polizia Usa e – in qualche caso – ha causato la morte della persona colpita dalla scarica, lo avrebbe neutralizzato senza ucciderlo. Il commissario della Polizia di New York,  Raymond W. Kelly, prende però le difese dei suoi agenti: “La Polizia ha risposto in modo appropriato”. Secondo il sindaco Michael R. Bloomberg: “I poliziotti hanno agito in modo responsabile, nel tentativo di fermare qualcuno che doveva essere malato di mente. Prendere un coltello e andare contro altre persone, in particolare agenti di Polizia, non è qualcosa che una persona sana di mente farebbe” ha concluso. La vittima era già nota alla Polizia newyorkese: nel 2008 era stato arrestato per aver minacciato con un cacciavite alcuni automobilisti e poliziotti.

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