Usa. Sparatoria davanti all’Empire State Building. Licenziato uccide il suo datore

NEW YORK – Tragico giorno per New York. Questa mattina alle 9, le 15 ora italiana, è scoppiato il panico all’esterno del famoso Empire State Building, esattamente tra la 34ma strada e la Fifth Avenue, quando Jeffrey Johnson, un uomo di 53 anni ha  aperto il fuoco seminando il terrore con la sua pistola calibro 45. 

Inizialmente si pensava si trattasse di una rapina, ma poi si è scoperto che l’obiettivo del killer era stato quello di uccidere il suo ex datore di lavoro, che lo aveva licenziato un anno fa. Insomma una vera e propria vendetta che probabilmente l’assassino  aveva covato fino ad oggi.
Johnson, infatti, era infuriato  e stamani è tornato nella sede  dove prestava servizio, la  Hazan Import. Qui ha aspettato il suo ex capo, Steven Ercolino  di 41 anni,  e quando lo ha visto gli ha sparato  a bruciapelo uccidendolo sul colpo. Poi è uscito per la strada a ha iniziato a sparare all’impazzata contro gli ignari passanti, uccidendo una donna di 41 anni. Manon solo. A terra sono rimaste altre otto persone ferite che hanno Solo il tempestivo intervento di un agente del dipartimento della polizia di New York che stava effettuando un pattugliamento a piedi ha messo fine a questa odissea. Il poliziotto, infatti, è riuscito a rispondere al fuoco colpendo mortalmente Johnson.

Alla fine il tragico bilancio è stato di tre morti, compreso il killer.

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