E’ il giorno di Obama. L’abbraccio commosso di Clinton

ROMA – La convention del Partito Democratico americano giunge al suo epilogo. Tre giorni di discorsi, politica e spettacolo che si concluderanno stasera col discorso del candidato presidente Obama, che formalmente accetterà l’investitura, scontata, da parte del suo partito.

Con un piccolo fuori programma, però: il maltempo potrebbe essere condizionante stasera a Charlotte, per cui niente stadio, ma tutti al riparo del tetto del palasport.
Poco cambia nella sostanza, anche perchè il pubblico a cui si rivolgerà Barack Obama sarà enormemente più ampio di quello fisicamente di fronte a lui.
Il mondo è in attesa di quanto dirà oggi (stanotte in Italia), anche se la linea politica del prossimo, prevedibile, mandato presidenziale è già stata tracciata dei discorsi di chi è intervenuto nei giorni scorsi: dall’accento su famiglia, salute e politiche sociali di sua moglie Michelle, alla tutela delle minoranze e delle pari opportunità ribadite da Julian Castro, al contenimento della spesa e del debito pubblico, su cui ha posto l’accento in maniera vibrante Bill Clinton.
Proprio dall’ex-presidente democratico, certamente controverso a livello di opinione pubblica mondiale, ma amatissimo dagli elettori democratici, sono venute ieri parole di grande stima e apprezzamento verso l’Obama uomo e leader politico.
Clinton ha difeso a spada tratta l’operato di Obama nei suoi cinque anni trascorsi alla Casa Bianca, sottolineando proprio il contributo dato dalla sua amministrazione all’economia in un tempo di crisi. In particolare dal punto di vista del contenimento della spesa, parola-chiave del dibattito politico-economico dei nostri giorni, e del debito pubblico, che avevano subito un’impennata nelle amministrazioni Bush.
Clinton ha poi sferrato un duro attacco ai Repubblicani, tacciandoli di odio preconcetto nei confronti di Obama e smontando tutte le loro accuse politiche al Presidente in carica.
Al termine, un abbraccio sincero e commosso tra Clinton e Obama ha suggellato la definitiva pace tra due leader carismatici che non si sono mai troppo amati.
Stasera, dunque, la parola ad Obama, preceduto dal suo vice Biden. Dopodiché cala il sipario sulla kermesse e, sondaggi alla mano, si torna a lavorare sui territori e sui grandi elettori.

 

Condividi sui social

Articoli correlati