‘Fidel Castro sta morendo’. Impazzano le voci sul web

Impazzano da ieri sul web, in particolare sul  sito di microblogging Twitter, le voci allarmanti sullo stato di salute di Fidel Castro, nonostante le smentite del figlio Alex Castro.

In alcuni casi si è arrivati a parlare addirittura di morte cerebrale. I rumors sono pero’ stati accolti con scetticismo dalla maggior parte degli osservatori dell’attualità a Cuba e dagli stessi internauti, mentre la blogger dissidente Yoani Sanchez ha commentato che ”il giorno in cui morirà Fidel noi cubani saremo gli ultimi a saperlo”. Intervistata da un quotidiano della citta’ argentina di Mendoza, la Sanchez ha affermato: ”ogni tanto si sparge la voce che Fidel e’ morto, e questo lo provoca o qualcuno fuori dal regime oppure dall’interno stesso del regime castrista. Perche’? Perché cosi’ dopo tutti apprendiamo che Fidel non e’ morto, ed e’ come se la sua figura rinascesse come l’Araba Fenice, e cosi’ la sua figura si mantiene e si ingigantisce”.

Il figlio di Fidel Castro, il fotografo Alex Castro, ha detto oggi che suo padre “sta bene”, smentendo le versioni circolate su Internet sullo stato di salute dell’ex presidente cubano, secondo dichiarazioni rese note dal blog pro governativo di Yohandry, un funzionario della sicurezza di Stato. L’ex presidente cubano «legge e svolge i suoi esercizi», secondo quanto dichiarato da Alex a un blog ufficiale e a un’agenzia cubana. «Il comandante sta bene, fa le sue cose quotidiane, legge, pratica esercizi», ha affermato.

Questa volta l’origine delle voci, diventate rapidamente ”trending topic” su Twitter, e’ il giornalista Alberto Muller, che da Miami ha informato, citando ”fonti vicine alla famiglia” Castro, che ”da mesi la demenza dell’ex presidente si sta aggravando, fino al punto che ormai non si riunisce piu’ con esponenti politici di primo piano o con personaggi della cultura e nella sua residenza non si siede nemmeno a cenare con i figli”.

”A questo quadro di demenza acuta si e’ aggiunto, negli ultimi giorni, una debolezza dei suoi segni vitali, il che gli impedisce di camminare, conversare o respirare in modo autonomo”, aggiunge Muller, secondo il quale queste condizioni spiegano il fatto che ”non si pubblicano piu’ le famose riflessioni che firmava prima, che non ci siano state congratulazioni da parte sua per il trionfo di Hugo Chavez nelle elezioni in Venezuela e che la sua presenza sia sparita dalla stampa cubana”.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe