Tibet. La Cina offre 6.000 euro per sventare immolazioni

PECHINO  – Il governo cinese ha offerto una ricompensa di oltre 6.000 euro a chi fornisce informazioni sulle immolazioni di tibetani, per protesta contro il dominio di Pechino.

Su internet girano diverse copie dell’annuncio, stampato in cinese e tibetano, che è stato affisso nella prefettura di Kanlho (Gannan per i cinesi), nella provincia cinese nord occidentale del Gansu. L’annuncio invita i residenti di aiutare la polizia a bloccare queste proteste, fomentate «dal separatista Dalai Lama che, a capo della sua cricca, intende separare il paese e distruggere l’armonia sociale». Nell’avviso si promettono 50.000 yuan di ricompensa (oltre 6.000 euro) per informazioni relative agli istigatori e a coloro che pianificano atti di immolazione. Oltre 3.000 euro invece a coloro che informano su singoli atti e permettono che siano bloccati.
La prefettura nella quale è stato affisso l’invito a collaborare con la giustizia ha registrato tre immolazioni da sabato, che hanno portato a 58 il numero di questi gesti dal febbraio 2009.

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