Egitto. Obama chiama Morsi. Mettere da parte divergenze per progresso paese

WASHINGTON – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha chiamato Mohamed Morsi per esprimere  la sua profonda preoccupazione per quanto sta accadendo nel paese egiziano.

L’inquilino della Casa Bianca ha sottolineato quanto sia essenziale che i dirigenti egiziani di tutte le parti  mettano da parte le loro divergenze per trovare insieme il modo di far progredire l’Egitto. Obama ha incoraggiato l’appello al dialogo lanciato da Morsi, che ha proposto di incontrare tutte le parti in conflitto nella giornata di sabato. Il presidente Usa ha però aggiunto che queste riunioni «devono avere luogo senza precondizioni» e con la piena partecipazione di tutti i leader politici.  L’inquilino della Casa Bianca ha infine confermato «il sostegno degli Stati Uniti al popolo egiziano e ai suoi sforzi per una transizione verso una democrazia che rispetti i diritti di tutti».

 Morsi, dal canto suo, non intende mollare e continua a difendere il decreto varato il 22 novembre scorso, che ha scatenato la protesta delle opposizioni, ed ha affermato di non volere impedire il lavoro della magistratura. Condannando le violenze di questi giorni, il presidente egiziano si è detto fiducioso che i giudici continueranno il loro lavoro «per proteggere lo Stato». Morsi ha quindi affermato di volere incontrare sabato gli
esponenti delle opposizioni al palazzo presidenziale.

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