India. In aula gli stupratori della studentessa uccisa. Udienza a porte chiuse

NEW DELHI – Sono stati portati dinanzi alla Corte Distrettuale di Saket  cinque dei sei aggressori della studentessa di 23 anni, che il 16 dicembre scorso a New Delhi fu violentata e seviziata per quaranta minuti.

Oggi, infatti, sarà  nominato un difensore d’ufficio per la formale notifica delle imputazioni a loro carico: omicidio volontario, essendo la ragazza deceduta il 28 dicembre nell’ospedale di Singapore ove era stata ricoverata; e poi violenza carnale, sequestro di persona, rapina, associazione per delinquere, tentata distruzione di prove, tutti reati pluri-aggravati che potrebbero costare loro, in caso di verdetto di colpevolezza, una condanna a morte.

Il sesto stupratore, che avrebbe 17 anni, se l’età ne sarà confermata sarà giudicato separatamente da un tribunale per i minori. Nel frattempo, se da un lato la polizia ha reso noto che l’esame del Dna conferma il coinvolgimento dei cinque nel delitto che ha indignato l’India e il resto del mondo, dall’altro due degli imputati, identificati come Vijay Sharma e Pawan Gupta, hanno presentato richiesta di essere ammessi come ‘delatorì, qualifica che le leggi locali ammettono: in sostanza, si sono offerti di collaborare con gli inquirenti accusando a propria volta i complici, probabilmente nella speranza di ottenere uno sconto di pena.
La televisione ha trasmesso immagini del furgone cellulare a bordo del quale i presunti violentatori sono stati trasferiti al Palazzo di Giustizia dal carcere di Tihar, dove sono rinchiusi da tre settimane, dopo che furono arrestati. Le forze dell’ordine hanno pubblicamente assunto l’impegno di garantirne la «massima sicurezza»: si teme infatti per la loro incolumità, e che qualcuno tenti di linciarli; del resto, pochi giorni fa un individuo è stato catturato mentre stava cercando di piazzare una bomba davanti alla casa di uno degli accusati. Gli esperti legali prevedono comunque che i giudici della Corte di Saket rinvieranno il procedimento ad altra istanza di grado più elevato, dichiarandosi incompetenti. La prima udienza si terrà a porte chiuse.

Condividi sui social

Articoli correlati