Egitto. Ancora scontri al Cairo questa mattina

CAIRO – Non si placano gli scontri al Cairo. Anche questa mattina per il quarto giorno consecutivo la polizia egiziana ha usato i gas lacrimogeni per disperdere imanifestanti che lanciavano pietre nella zona di piazza Tahrir.

Per la giornata di oggi le forze di sicurezza temono in particolare tensioni a Port Said, dove sono in programma i funerali di una trentina di persone decedute sabato negli scontri fra manifestanti e polizia. A innescare le violenze era stata la notizia arrivata dal Cairo delle condanne a morte di 21 tifosi della squadra locale dell’Al-Masry per la strage allo stadio del febbraio 2012.

Nella notte a Ismailya, sul canale di Suez, un commissariato di polizia è stato attaccato con lancio di sassi e bottiglie molotov a cui gli agenti hanno risposto lanciando lacrimogeni e sparando con proiettili di gomma. 

Intanto il presidente Morsi si è detto pronto a introdurre tutte le misure necessarie per fermare le violenze, compreso il coprifuoco e la proclamazione dello stato d’emergenza. A Suez e Port Said l’esercito pattuglia le strade e vigila sulle sedi delle istituzioni. 

In un comunicato il Fronte di salvezza nazionale, principale gruppo dell’opposizione egiziana, ha chiesto «autocontrollo» alle forze di sicurezza affinché non ricorranoalla violenza nel fronteggiare le proteste contro il presidente Mohamed Morsi. 

Nella capitale sono stati riaperti al traffico il ponte Sei Ottobre e la Corniche, lungo il Nilo. Questa mattina il premier  Hisham Qandil ha visitato il ministero dell’Interno e il Parlamento, in prossimità di piazza Tahrir.

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