La Gran Bretagna approva le nozze gay

LONDRA – La Camera dei Comuni ha approvato la legalizzazione delle nozze gay in Gran Bretagna lasciando libertà di scelta alle singole confessioni se autorizzare le celebrazioni nei loro templi. 

Sono stati 400 i voti a favore e 175 i contrari a conclusione di un’estenuante opera di lobby del premier David Cameron, sostenitore accanito del provvedimento. Dalla sua parte i democratici e i liberali con la metà però dei suo compagni di partito contrari. Il provvedimento, che se entrerà in vigore renderà il Paese l’11esima nazione al mondo che permette le nozze gay, dovrà passare ora alla Camera dei Lords, che si pronuncerà il prossimo maggio, e poi ritornerà ai Comuni per un secondo voto. Se tutto andrà liscio la legge sui matrimoni gay sarà realtà dal 2014. In Gran Bretagna era comunque già attivo dal 2005 un provvedimento che riconosceva le unioni di fatto tra
gay. Il progetto di legge varato dall’esecutivo guidato da Cameron  è una delle promesse della campagna elettorale dei liberal-democratici, partner di minoranza nella coalizione al governo e permetterà inoltre a coloro che desiderano cambiare sesso di poterlo fare restando regolarmente sposati, ciò che fino ad oggi era illegale.

Prima del voto il premier Cameron era intervenuto in televisione affermando che la legge «renderà più forte la società britannica». Durante il giorno il premier aveva dovuto far fronte agli attacchi arrivati dal suo partito che lo aveva addirittura accusato di aver creato una legge ‘orwellianà. Il governo, aveva detto l’ex ministro della Difesa Gerald Howarth, «non ha mandato per mettere in atto questo enorme cambiamento sociale e culturale». «Inoltre – ha aggiunto l’ex ministro – si tratta di una decisione che porterà profonde ferite all’interno del partito». Ma le divisioni vanno oltre le linee di partito: anche tra le fila democratiche ci sono state parecchie voci di dissenso come quella del ministro ombra dell’occupazione, Stephen Timms, che ha riportato l’attenzione sull’importanza della procreazione del matrimonio eterosessuale. 

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