Tunisia. L’omicidio di Belaid rischia di far cadere il Governo. LE FOTO

ROMA – Ieri, il Primo Ministro tunisino Hamadi Jabali ha annunciato, in un discorso alla nazione, che formerà un governo tecnico in attesa di nuove elezioni. La decisione arriva dopo l’omicidio del leader dell’opposizione Shokri Belaid, avvenuta sempre nella giornata di ieri. 

 

In meno di ventiquattro ore in Tunisia si è scatenato il caos dopo l’agguato che è costato la vita  al politico. Belaid era appartenente al partito politico di sinistra Democratic Patriots. Immediatamente dopo la notizia dell’attacco al leader politico, manifestanti si sono riversati nelle piazze  contro il Governo Tunisino presieduto dal partito di maggioranza Ennahda, provocando violenti scontri in tutta Tunisi. Ennahda è un partito di orientamento islamista, che vinse le prime elezioni dopo le insurrezioni del 2011 con il 42% dei seggi. Formò il governo con altri due partiti Ettakatol e Marzouki’s Congress. 

Belaid era  molto critico nei confronti della politica di Ennahda. Accusava il partito al governo di non fare abbastanza per fermare i fondamentalisti che si accanivano contro i beni culturali del paese. La sua uccisione arriva in un momento critico per la Tunisia, mentre ancora si combatte per mantenere la stabilità e il tentativo di riavviare l’economia dopo i decenni di dittatura di Ben Ali. 

Tutta l’opposizione accusa gli islamici della morte di Shokri Belaid, “era quello che incitavano a fare ai fedeli nelle moschee”. 

Anche il Presidente tunisino Mocef Marzouki, si è detto pronto a combattere per una transizione politica dovuta dopo l’attentato. Marzouki ha interrotto il suo viaggio a Strasburgo e annullato quello programmato in Egitto per tornare in patria. 

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