India. Stupro collettivo. Vittima una turista svizzera

NUOVA DELHI -Ancora violenza sessuale in India. Si tratta questa volta di uno stupro di gruppo consumato ai danni di una turista svizzera di 40 anni.

La donna era  in vacanza in India insieme al marito. Secondo fonti della polizia locale, la coppia stava compiendo un giro in bicicletta nello Stato centrale del Madhya Pradesh, uno dei più poveri dell’immensa federazione, per raggiungere l’Uttar Pradesh, più a nord, dove avrebbe visitato il mausoleo del Taj Mahal. 

Calato il buio, si sono fermati in un villaggio di campagna, dove hanno montato la tenda per pernottare. Mentre i due dormivano, è sopraggiunto un gruppo formato da sette-otto individui, armati di bastoni, che li hanno assaliti. Gli aggressori hanno legato l’uomo, e quindi a turno hanno violentato la moglie sotto ai suoi occhi. Infine se ne sono andati, non prima di averli rapinati di 10.000 rupie, pari a poco più di 140 euro e del cellulare. La vittima è stata soccorsa e ricoverata in ospedale a Gwalior, a 340 chilometri dalla capitale statale Bhopal.  Stando a quanto riportano le fonti, la donna è rimasta lucida e sta collaborando con gli inquirenti.

La vicenda segue di soli tre mesi quella che scatenò la furia popolare nell’intero Paese, attirando l’attenzione e l’indignazione anche dell’opinione pubblica internazionale: la letale aggressione subita il 16 dicembre scorso a New Delhi da Jyoti Singh Pandey, 23enne studentessa di fisioterapia, picchiata, stuprata e seviziata per 40 minuti da sei balordi; per le gravissime lesioni interne riportate la ragazza morì dopo 13 giorni di agonia a Singapore, dove era stata trasferita. I suoi aguzzini sono attualmente sotto processo e rischiano la condanna alla pena capitale. 

Uno di loro, Ram Singh, 34 anni, considerato il capo della banda, originario dello Stato occidentale del Rajastan, alle spalle una vita di stenti e di espedienti, nei giorni scorsi è stato trovato impiccato in cella. Il presunto suicidio suscita molti sospetti e gli inquirenti non escludono che possa essere stato assassinato per ritorsione.

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