Algeria. Due uomini tentano di darsi fuoco come Mohamed Bouazizi

ALGERI – Non è finita la protesta del pane nel Maghreb. Anzi, si acutizza sempre più.

Dopo il gesto estremo di Mohamed Bouazizi, il venditore ambulante divenuto il simbolo della rivoluzione tunisina, decine di persone lo hanno imitato. Ieri a Tlemcen, una cittadina a ovest della capitale un uomo si è cosparso di un liquido infiammabile durante una manifestazione di disoccupati davanti alla sede della prefettura. L’uomo di 48 anni era stato licenziato da poco, dal comune di Maghnia, dove aveva prestato servizio per diversi anni.
Analogo episodio ad Annaba, dove un altro uomo di 30 anni, che lavora come commesso in un negozio di ferramenta, ha tentato di darsi fuoco davanti al palazzo comunale.  La ragione di questa singolare protesta è dettata dall’esasperazione di chi non ha perso le speranze e ora vive in una condizione di estrema povertà.

Disoccupazione dilagante, incertezza del futuro: sono queste le cause che  colpiscono i nord africani di quest’area, dove  la maggioranza della popolazione vive con poco più di 2 dollari al giorno, con un costo della vita pari a quello di un paese occidentale. Una situazione davvero impossibile da affrontare. Anche i bassi salari regolari sono diventati insufficienti per far fronte alle spese minime, considerando che i servizi sociali e spesso anche quelli sanitari saono pressocchè inesistenti.

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