Crisi, Spagna. Rubano l’immondizia per guadagni facili. Un fenomeno in espansione

MADRID – Se la crisi ti fa rubare dai cassonetti dell’immondizia. E’ quanto sta accadendo in Spagna. Chi lo fa è chiamato “cartonero”, ed è un fenomeno che dalle città della provincia si sta avvicinando sempre più nell’aristocratica Madrid. Anche nel lussuoso quartiere Salamanca, secondo quanto riporta la versione spagnola dell’Huffington Post.

In pratica si tratta di una mafia. Un gruppo di persone che munite di camion raccimolano carta e cartoni dai cassonetti pubblici. E’ così che spesso, come racconta la stampa spagnola, si è costretti a stare attenti a dove si guarda quando si cammina. Il rischio è di imbattersi in camion improvvisati, con persone che con abilità magistrale selezionano l’immondizia più “prelibata” e la gettano all’interno del camion. Così per ciascun cassonetto della strada, del quartiere. Di intere zone periferiche e non.

Pare infatti che ci sia un mercato della carta da riciclo: fino a 100 euro ogni tonnellata. Un carico può arrivare persino a 4000 chili. Che a due viaggi a notte sono 800 euro. Mica male in tempi di crisi. In tempi di sfratti e di disoccupazione, l’arte dell’arrangiarsi si fa largo tra la la popolazione iberica.

A ben vedere però, questo fenomeno sta diventando sempre più problematico. Anche perché c’è chi fa questo mestiere, e l’immissione nel ciclo della rigenerazione dei rifiuti. Un sistema che in Spagna fila liscio così com’è. E che sta cominciando a creare problemi ai professionisti. Ma le amministrazione stanno facendo orecchie da mercanti. “Che possiamo fare, è frutto di un problema sociale. Bisogna chiudere un occhio”. E’ un po’ il leit motiv che regna nei responsabili dei servizi. Di fatto saremmo in presenza di un furto. Dal momento che il rifiuto viene gettato nel cassonetto questo diventa proprietà del Comune, che dietro pagamento del servizio si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Ma tant’è che a Madrid sta cominciando a diventare una forma di reddito. Per contrastare il fenomeno, in Catalogna si stanno attuando delle politiche di sorveglianza speciali della Guardia Urbana. E la cosa sta andando un po’ meglio. Nessuna responsabilità invece per chi riceve il materiale: la provenienza non conta.

A sentire queste storia, a limite del paradossale, una domanda sorge spontanea: ma a Napoli, in cui la “monnezza” è un problema ciclico. Ma anche a Palermo, in questi giorni invasa dalla sporcizia nelle strade, questi volontari non ci sono proprio?

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