Afghanistan. Onore violato, padre uccide uccide la figlia in piazza

KABUL – L’onore violato, un marito tradito, l’illusione di un amore impossibile, una fuga finita in tragedia. Halima è una donna afgana di un piccolo villaggio della provincia di Badghis. Più che una ragazzina, per la verità. È stata giustizia dal suo stesso padre, a fine aprile, in pubblico, con tre colpi di kalashnikov.

Un delitto d’onore. Paga il tradimento, l’onta, l’affronto alla famiglia, al marito e padre dei suoi figli. E lo fa davanti a tutti, davanti a una telecamera, che ha ripreso anche il momento truce dell’assassinio.

Halima, che ha tra 18 e 20 anni, era fuggita con un cugino, mentre il marito e il papà si trovavano in Iran. Due giorni dopo la fuga, l’uomo l’ha abbandonata per strada. È stata ritrovata dal padre e ricondotta a casa, ha spiegato il capo della polizia locale, Sharafuddin Sharaf. «Ma la gente ha cominciato a mormorare e un parente del padre, un religioso che insegna il Corano in una scuola, ha detto che la giovane avrebbe dovuto subire la pena capitale».

È stata portata in piazza, «davanti a circa 300 abitanti del villaggio». Il papà ha impugnato un kalashnikov, ha esploso tre colpi, l’ha uccisa. La madre, secondo alcuni fonti, avrebbe provato invano a opporsi. L’esecuzione è stata filmata, ha spiegato un militante per i diritti umani, che ha detto di avere visto le immagini. La polizia è arrivata al villaggio solo due giorni dopo, ma l’intera famiglia aveva già fatto perdere le sue tracce.

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