Messico. Uccisi in agguato i due figli ventenni di una coppia di giornalisti

CITTA’ DEL MESSICO – Morire durante una sortita del sabato sera, in agguato. Sotto una mitraglia di colpi di pistola a culmine di un lungo inseguimento.

E’ quanto successo a Chihuahua, nel nord del Messico. Le vittime, Alejandro e Alfredo Paramo, rispettivamente 21 e 20 anni, stavano circolando a bordo della loro auto quando il loro cammino è stato interrotto da un commando che li ha freddati. Non solo una drammatica cronaca di guerriglia civile in una zona difficile. Forse un’esecuzione legata alla professione dei genitori: la madre, Martha Nicholson, direttrice del quotidiano locale “El Paso” mentre il padre, David Paramo, fa il commentatore di temi economici e finanziari della tv “Azteca”. Forse una vendetta, o una regolazione di conti. Anche su questo, al di là dei commenti ufficiali, si concentrano le indagini. La zona interessata, è necessario ricordarlo, pullula di narcos. E gli scontri tra clan stanno diventando sempre più sanguinosi e cruenti. Spesso chi racconta di questi eventi criminosi è preda di agguati.

Ma quanto emerge dalle dichiarazioni del portavoce della procura di Chihuahua, Carlos Gonzalez, pare andare in direzioni diverse e non specificate. Sicuro, però, l’ipotesi di una rivalsa per quanto detto o scritto durante le funzioni di esercizio della professione dei genitori, e l’omicidio dei due giovani, appare latente e lontana. “Attualmente stiamo seguendo altre piste”. Condoglianze sono giunte tramite twitter dal presidente messicano Enrique Pena Nieto, che ha altresì chiesto alla procura generale del paese di collaborare con le autorità locali per trovare e punire i responsabili. Anche il ministro degli interni Miguel Osorio Chong si è unito al dolore dei due giornalisti.

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