Spagna. Il matrimonio delle figlia di Aznar mette in imbarazzo il Partito Popolare

Le spese di illuminazione pagate con un regalo al Partito. Ma tra gli invitati c’era il clou del caso Gürtel

 
MADRID – Cresce sempre lo scandalo sulla destra spagnola. Parte dei costi del matrimonio della figlia di Aznar sono stati pagati coi soldi del Partito Popolare. 32.452 euro, con tanto di griglia illustrativa dei vari capitoli di spesa spiattellati in prima pagina da “El Pais”. La parte più consistente delle spese è quella per l’illuminazione: circa 18 mila euro. Ma anche i generatori e gli alloggi dei tecnici hanno avuto il suo peso complessivo: altri 10 mila euro. Tutto fatturato.
 
La “Boda”, come da quelle parti chiamano il matrimonio, si è celebrato il 5 settembre 2002 presso San Lorenzo de El Escorial. Erano presenti tutte le più alte cariche dello stato. Anche quelle straniere: Berlusconi, Blair, Barroso, Francisco Flores. Tanto per fare alcuni nomi illustri presenti al ricevimento del rito religioso di Alejandro Agag e Ana Aznar.
 
Un matrimonio al quale era presente anche Francisco Correa. Al tempo capo indiscusso della Rete Gürtel, quella che ancora per pochi anni dirigeva tutte le attività del maggiore partito del centrodestra spagnolo. E non poteva essere altrimenti: Francisco Correa, l’industriale che verrà poi distrutto dalle indagini della Audiencia Nacional. Il “Don Vito” (in onore di Don Vito Corleone) che verrà incarcerato e poi liberato su cauzione per reati di corruzione, traffico di influenze, riciclaggio di denaro, frode fiscale, associazione a delinquere e falsificazione di documenti. Colui che da una trasposizione del nome diede vita al nome del più grande scandalo politico degli ultimi anni politici della Spagna era il testimone dello sposo.
 
La doppia veste di fornitore di servizi e attore di primo piano del rito, è emersa durante i sopralluoghi che nel gennaio 2011 ha fatto all’interno di un magazzino nel poligono di Alcoron, a Madrid. Un poligono industriale non lontano dalla capitale in cui Correa aveva stipato documenti e fascicoli inerenti alle sue attività illecite. Numerosissime. Inconfutabile quello con la scritta di suo pugno: “Boda Alejandro Agag”. Uno dei regali che la rete di imprenditori facenti parte della rete Gürtel ha fatto agli esponenti dei Partito Popolare. Molti di questi erano legati al finanziamento delle campagne elettorali. In molti però, occorre ricordarlo, sono stati scagionati dalle accuse.
 
Tra le vicende incriminate, guarda caso c’è l’impresa Apogee. La stessa che ha fornito le illuminazioni alla Boda della figlia di Aznar, il premier al potere da quelle parti fino al 2004. Ma il nome della Apogee ricorre anche in altre inchieste: come quelle che vedono interessate la città di Valencia. Era il 2006 e durante la visita del Papa ad una delle città più importanti al sud della Spagna fu impiegata per la messa in opera delle strutture nella città: circa 7 milioni di euro di contratti ancora ritenuti illegali.
 
Ma alla Boda della figlia di Aznar ha partecipato anche Alvaro Perez, il surrogato di Correa nella regione che comprende Valencia. Uno che sarebbe stato presentato proprio dal marito della Aznar. Ma poi arrivò Rajoy e la trama si ruppe. Ma da quattro anni le indagini scaldano le pagine dei quotidiani. E non solo, vista la reazione nelle piazze. E non solo per i trentadue mila euro.

 

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