Egitto. Mubarak, mistero sulle sue condizioni di salute

IL CAIRO – Su quale sia il reale stato di salute di Hosni Mubarak è difficile dare una risposta. Nelle ultime ore sono state numerose le notizie che si sono rincorse e che lo darebbero per moribondo. 

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano Al Masry Al Youm, l’ex presidente egiziano sarebbe in coma da sabato nella sua residenza di Sharm al-Sheikh. Con lui si troverebbero la moglie, Suzanne, e il figlio maggiore, Alaa. L’ex rais sarebbe cosciente ma molto malato e rifiuta i trattamenti sanitari a causa della depressione in cui è caduto dopo le dimissioni. Per molti Mubarak è malato di cancro al pancreas allo stadio terminale. Finora sulle condizioni di salute dell’ex leader egiziano  si è sempre saputo ben poco. Nemmeno la stampa egiziana ne aveva mai potuto dare notizia. Chi si era ‘infischiato’ del divieto, l’aveva ‘pagata cara’. Diversi i giornalisti e direttori di giornali arrestati negli anni per aver violato il divieto. Indipendentemente dallo stato di salute dell’ex rais se  la notizia  viene confermata significa che Mubarak si trova ancora nella sua villa sul Mar Rosso e decadono tutte le altre che lo davano già all’estero addirittura in Germania. A rivelarlo  il magazine israeliano, in lingua francese, JSS News, secondo cui Mubarak sarebbe ricoverato in un ospedale di Baden, in Germania. In verità un ricovero dell’ex rais in Germania era già in programma da tempo. Dopo che lo scorso mese di marzo, in una clinica di Heidelberg era stato sottoposto ad un’operazione chirurgica per l’asportazione della cistifellea. Nella sua edizione on line il settimanale tedesco Stern invece, rivela che l’ex presidente egiziano ha lasciato Sharm el Sheikh a bordo di un aereo della Air Arabia già dallo scorso venerdì con destinazione emirato di Sharjah, a nord del Dubai. Sempre secondo il settimanale, la famiglia di Mubarak si trovava a Sharjah già dallo scorso martedì. Washington invece, non ha dubbi che Mubarak si trovi ancora in Egitto. Una notizia confermata anche dal governo egiziano.

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