Brasile. Giovani in agitazione per caro-autobus. 137 arresti e 50 feriti

Tra i feriti e gli arrestati ci sono anche giornalisti, raggiunti da proiettili di gomma 

SAN PAOLO – Gli studenti protestano per il caro-biglietti dei mezzi pubblici. I Poliziotti usano le maniere forti per impedire ad ogni costo alla folla di raggiungere le zone nevralgiche della città. 137 arresti e 50 feriti è il bilancio finale della guerriglia urbana che ha sconvolto il Brasile. San Paolo soprattutto ma anche Rio de Janeiro e Porto Alegre le rivolte più cruente.

La situazione peggiore è stata registrata a San Paolo, dove la polizia per impedire ai giovani manifestanti di raggiungere la Avenda Paulista, una delle arterie più importanti della città, ha sparato pallottole di gomma sui manifestanti. Tra i feriti e gli arrestati anche giornalisti. Particolarmente gravi le condizioni della giornalista Giuliana Vallone, portata in ospedale dopo esser stata raggiunta da un proiettile di gomma nell’occhio. “Il poliziotto ha preso la mira e ha sparato” racconta Veldenice de Brito, un parrucchiere di 40 anni. La donna è stata subito soccorsa da alcuni dipendenti di un parcheggio, mentre altri cinque giornalisti sono stati feriti: un fotografo è stato raggiunto da due proiettili di gomma, uno al volto e l’altro all’inguine. Alcuni manifestanti avrebbero lanciato invece bottiglie molotov in direzione degli agenti.

Si tratta della terza notte consecutiva di agitazione per San Paolo. Ma le proteste si stanno allargando a macchia d’olio a Rio e a Porto Alegre, dove si sono registrati scontri tra polizia e manifestanti. Il sindaco di San Paolo, pur evidenziando la responsabilità dei giovani manifestanti, non ha potuto negare che le scene cruente che si sono registrate, ossia “ quelle che rimangono più impresse all’opinione pubblica” sono state le “violenze commesse dalla polizia”.

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