Pakistan. Bomba su autobus di universitarie. Poi Far West nell’ospedale dove erano in cura

ISLAMABAD – Undici studentesse morte ed altre 19 sono rimaste ferite in una esplosione avvenuta all’interno di un autobus dell’Università femminile di Quetta, roccaforte degli insorti nella regione del Baluchistan, in Pakistan.

Secondo le prime indiscrezioni a causare l’esplosione potrebbe esser stato un ordigno posizionato nel veicolo. Probabile che si sia stato azionato a distanza. La bomba sarebbe esplosa dopo che tutte le studentesse erano salite a bordo. Le sopravvissute, imprigionate nella gabbia di lamiere e fiamme hanno riportato tutte gravissime ustioni e sono state condotte nel vicino ospedale di Bolan.

«A causare la strage è stato un ordigno esplosivo improvvisato, piazzato su un autobus di un’università femminile» ha dichiarato Zubair Mahmood, capo della polizia locale. Le vittime sono tutte donne» ha concluso.

Ma la disavventura per le ragazze Pakistane non si era ancora conclusa. Secondo quanto riportano fonti giornalistiche locali, ci sarebbero state due sparatorie. A condurlo sarebbe stato un commando armato di ispirazione non identificata. A perire, non lontano dal reparto di rianimazione, un alto funzionario della provincia pachistana del Baluchistan, mentre un altro è rimasto ferito. Assieme ad essi sono morti anche tre agenti, mentre diverse persone sono rimaste ferite. Tra gli agenti uccisi ci sarebbe il vice commissario Abdul Mansoor Khan, colpito alla testa e al torace. Probabile che i destinatari di questo nuovo attentato siano proprio le alte autorità dello stato asiatico, che venuti a conoscenza della strage delle ragazze si erano riversati nel nosocomio per accertamenti sullo stato di salute delle giovani studentesse. Tre in totale sarebbero stati le esplosioni udite nel Bolan Medical Complex, oltre a diverse esplosioni da arma da fuoco. Un’altra esplosione si sarebbe verificata nelle vicinanze del pronto soccorso. Il numero totale dei feriti non è stato definito. Alcune fonti pakistane parlano di almeno 12 persone.

Degli attentati non c’è stata ancora rivendicazione. Gli indizi porterebbero a pensare che sia di radice Talebana, sia perché tra i più attivi per quanto concerne gli attentati, sia perché si tratta l’istruzione giovanile femminile è invisa in questi nuclei fondamentalisti. Quella del Baluchistan è una delle regioni più calde dal punto di vista degli attentati. Da tempo la zona è devastata dai movimenti di guerriglia indipendentista. Tempo fa Ziarat, la residenza dove il padre della Patria pachistano, Mohammed Ali Jonnah aveva trascorso le ultime settimane della sua vita fu rasa al suolo.

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