Spagna. Accecata per sbaglio durante le proteste. Ora chiede lo stop ai proiettili di gomma

BARCELLONA – “Quello che è successo a me potrebbe accadere a tutti . Ai vostri figli, a tua madre, al vostro partner. Quando sono stata colpita non c’era nessun disordine pubblico, né la folla da controllare”.

Sono le parole di Ester Quintana, donna che durante le proteste di piazza ha perso un occhio perché raggiunta da un proiettile di gomma sprigionato dall’artiglieri dei Mossos de Esquadra, la polizia catalana. Il tutto è accaduto a Barcellona, durante le proteste del 14 novembre scorso. Una delle tante che negli ultimi anni hanno agitato le piazze dei nostri cugini iberici. E dire che la 43enne non era una dei protestanti: stava semplicemente cercando di tornare a casa, e sfortunatamente si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un incidente la cui dinamica è stata accertata anche da perizie scientifiche

La sua storia è diventata un simbolo: sostenutissima dalla piattaforme di protesta catalane, Ester è comparsa oggi per 15 minuti dinanzi al parlamento catalano per chiedere che i proittili di gomma siano proibiti. “I proiettili di gomma sono un mezzo adeguato? Perchè le vittime non sono state risarcite in nessun caso? Una società in cui i cittadini non possono ritenersi liberi di manifestare non si può ritenere una società libera. Che per caso siamo in guerra?”.

E dire che Ester Quintana è una che anche di quel piccolo risarcimento avrebbe bisogno: è una delle tante vittime della crisi e sopravvive della pensione del padre. Ma non solo l’aspetto monetario ha colpito la donna. Anzi soprattutto l’atteggiamento superficiale tenuto dal ministero dell’interno ha colpito la donna. “Nessuno dopo l’incidente si è preoccupato di chiedermi come stessi. Nè tanto meno nessuno si è accertato delle mie condizioni. Si sono preoccupati soltanto di pulirsi l’immagine pubblica”.

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