Turchia. Il Parlamento modifica la norma pro-golpe militare

ANKARA – Manovre anti-golpe nell’ultima seduta prima della pausa estiva del parlamento turco. Il partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) del primo ministro Recep Tayyip Erdogan, che ha la maggioranza assoluta alla camera ha di fatto modificato le norme che di fatto hanno “giustificato” il golpe militari che hanno caratterizzato la recente storia della Turchia: 1960, 1971, 1980 e 1997

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Fin’ora, come riportano i media locali, riportano come l’articolo 35 recitasse: “Il dovere delle forze armate è quello di proteggere e salvaguardare la patria turca e la repubblica della Turchia, come previsto dalla costituzione”. Che nella nuova versione diventa: “proteggere la patria turca contro le minacce e i pericoli provenienti dall’estero, assicurare la preservazione e il rafforzamento del potere militare come deterrente, adempiere ai suoi doveri all’estero conformemente alle decisioni del parlamento, e aiutare a mantenere la pace internazionale”.

Modificato anche l’articolo che citava “la responsabilità di apprendere e condurre l’arte della guerra per proteggere la patria turca, l’indipendenza e la repubblica”. In questo caso è stato soppressa la seconda parte, contenente gli elementi da difendere.

Si tratta di un cambiamento considerevole in uno stato dove l’esercito è concepito come l’ultimo garante della laicità dello stato. Tanto che lo stesso fondatore della Repubblica Mustafa Kemal Ataturk, nella codificazione della vita pubblica aveva reso possibile l’intervento armato qualora la vita politica civile deviasse dalle direttrici stabilite.   

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