Usa, comitiva afro cacciata dal ristorante per razzismo. Il web insorge

WASHINGTON – Cacciati via dal ristorante dopo aver atteso due ore. Non un misunderstanding, un ‘incomprensione come si direbbe da quelle parti. Ma un atto di “sano” razzismo in piena regola quello che è accorso al Wild Wing Cafè di North Charleston, la terza città più popolosa dello stato federato della Carolina del Sud, nella costa sud orientale degli Stati Uniti.

Ve ne dovete andare perché un cliente (bianco) si sente minacciato dalla vostra presenza” potrebbe essere la ricostruzione di quanto dato dal capoturno del locale alla comitiva. 25 afro-americani tra familiari e amici di Michael Brown che attendevano di festeggiare in compagnia la partenza di un cugino dal South Carolina. Un’attesa paziente e molto pacifica, come descrivono gli interessati.

Una situazione che stava per esser anche filmata, ma che la prontezza dell’inserviente ha bloccato il tutto. Ma l’assenza di immagini non ha impedito alla storia di vedere la ribalta mediatica. Partita in modo virale dai social network per poi finire in tv.

La storia è stata infatti postata su Facebook ed corsa sulla rete fino a raggiungere un nutrito gruppo di utenti. Della storia si è interessata anche la una tv, tanto che la proprietà si è proposta di offrire un pasto gratuito alla comitiva per riparare al danno del proprio dipendente. Ma l’offerta è stata rigettata. La questione si è così allargata che il sito internet e il profilo Facebook del Wild Wing Cafè è stato intasato di commenti disappunto. “Boicottare questo ristorante: è l’unica cosa decente da fare!” ma anche “E’ inaccettabile, non sarà mai servito in questo ristorante. Il razzismo è inaccettabile nel 21esimo secolo”. Alcuni dei commenti di un popolo che sta festeggiando i 50 anni della marcia di Washington. Quella di “I Have a Dream” di Martin Luther King.

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