Madagascar. Sospettati di traffico d’organi, linciati due europei. Uno era italiano

ANTANARIVO – In Madagascar una folla inferocita ha linciato su una spiaggia due europei sospettati di traffico d’organi e ne ha bruciato i corpi. A scatenare la furia omicida dei residenti dell’isola di Nosy Be, una nota destinazione turistica locale, è stato il ritrovamento del cadavere di un bimbo di otto anni, con i genitali e la lingua tagliata. 

«Hanno scatenato una caccia all’uomo e ucciso i due europei», ha riferito il vicecomandante della gendarmeria locale, Guy Bobin Randriamaro. L’aggressione è avvenuta dopo giorni di tensione in cui era stato anche assaltato il commissariato che aveva la responsabilità delle indagini. Nei tumulti c’erano stati un morto e sei feriti.  L’uccisione, ha raccontato un commissario di polizia, Honoya Tilahizandry, è avvenuta sulla spiaggia di Ambatoloaka,

un’idilliaca lingua di sabbia bianca molto nota tra i turisti. Le nazionalità dei due, identificati solo come Sebastien e Roberto, non è chiara: secondo i funzionari locali, si tratta di due francesi, ma testimoni hanno riferito che uno forse era italiano. 

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