Datagate, scontro Ue-Stati Uniti

ROMA – L’Unione Europea si schiera compatta contro le operazioni di spionaggio da parte della NSA e aspetta chiarimenti da parte dell’Amministrazione americana. Intanto, come denuncia il Guardian, la National Security Agency avrebbe spiato le conversazioni telefoniche di ben 35 leader mondiali.

Questo dopo avere ottenuto i loro numeri da un funzionario del governo appartenente a un altro dipartimento dell’Amministrazione Usa. Il clima resta teso e così su iniziativa franco-tedesca l’Ue ha assunto “una posizione unitaria molto netta e molto forte” sul caso. Il premier Enrico Letta, al termine della prima giornata del Consiglio europeo, ha spiegato che è necessario quanto mai “arrivare da qui alle prossime settimane a un chiarimento, a una cooperazione con gli Stati Uniti per capire quello che è successo, soprattutto per evitare che possa succedere di nuovo”. “C’è stato un buon lavoro unitario da parte di tutti”, ha aggiunto, e la Gran Bretagna, accusata di aver contribuito alle intercettazioni, non ha rotto l’unità dell’Europa. Anche da parte del premier britannico David Cameron, ha spiegato Letta, “c’è stato un atteggiamento molto positivo e costruttivo”. Intanto Germania e Francia chiedono agli Stati Uniti di ridefinire le attività di intelligence e le modalità con cui devono essere svolte tra alleati. Il presidente del Consiglio europeao Herman Van Rompuy sottolinea che a questa iniziativa possono aderire anche “altri Paesi”. “La raccolta di intelligence è un elemento vitale nella lotta contro il terrorismo e la mancanza di fiducia potrebbe pregiudicare la cooperazione necessaria tra Stati Uniti, Europa ed altri Paesi” dice Van Rompuy. E ancora, secondo il presidente del Consiglio europeo, i leader dei 28 hanno ribadito “la stretta relazione tra l’Ue e gli Usa ed il valore di questa partnership”, esprimendo “la convinzione che la partnership debba essere basata sul rispetto e la fiducia, anche per quanto riguarda il lavoro e la cooperazione tra i servizi segreti”. Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha spiegato che “Qualcosa deve cambiare per il futuro e anche drasticamente, bisogna ristabilire la fiducia. Non bastano belle parole, sono necessari veri cambiamenti”. Per quanto riguarda invece le intercettazioni del telefonino di Angela Merkel, non vi sono prove che le agenzie di intelligence americane abbiano violato il sistema di sicurezza. Infatti, secondo il governo tedesco, il sistema di comunicazioni a cui si affida Angela Merkel è “assolutamente sicuro”. La cancelliera effettua le sue conversazioni sensibili su una rete fissa, crittata e protetta e, se necessario, su un telefonino speciale protetto.

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