Ancora scontri a Kiev per una Europa “più vicina”

KIEV – Continuano le proteste a Kiev, dopo gli scontri di questa mattina in piazza fra polizia e manifestanti, a causa della decisione del governo ucraino di sospendere la firma di un accordo di associazione con l’Ue. Sfidando il freddo pungente circa 10.000 studenti sono scesi in piazza a Leopoli per protestare contro la decisione del governo ucraino.

I giovani si sono uniti alla protesta organizzata dall’opposizione, e ribattezzata ‘Euromaidan’, affrontando la pioggia e il forte vento, mentre le università cittadine hanno deciso di sospendere le lezioni. I toni della protesta sono andati aumentando anche a causa del commento del premier Ucraino Mikola Azarov che, in un’intervista alla tv russa citata dall’agenzia Itar-Tass, avrebbe appunto sottolineato come: “Il miliardo di euro offerto dall’Ue all’Ucraina per la firma di un accordo di associazione e libero scambio è un’offerta a un mendicante”. Il primo ministro ha poi ribadito come: “Ci è stato detto che l’Ucraina poteva contare su un miliardo di euro. Un miliardo di euro non è nulla. Si può dire che sia una vera elemosina”. Il premier ha infine smentito che Mosca abbia promesso a Kiev 20 miliardi di dollari, in cambio del fallimento della intesa con la Ue. Notizia però che era circolata qualche ora fa e che  l’Unione Europea da parte sua ha prontamente condannato comunicando la più totale disapprovazione per la posizione e le eventuali azioni della Russia per convincere l’Ucraina a non firmare l’accordo di associazione. Questo è ciò che sarebbe stato affermato sia dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy sia dal presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso. “L’accordo, spiegano i due leader, è un’opportunità per i nostri comuni vicini di diventare democrazie moderne e prospere”. L’Ucraina però non perde definitivamente la possibilità di firmare tale intesa, rimarrebbe infatti come ultima possibilità il vertice di Vilnius di questa settimana, occasione in cui, secondo Van Rompuy e Barroso, l’Ucraina potrebbe firmare e modernizzare così la sua economia grazie anche ad un poderoso sostegno che la partnership porterebbe.

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