New York, spazzaneve in ritardo a “casa” Bloomberg. Ira dei ricchi su De Blasio

NEW YORK – Gli abitanti dei quartieri ricchi di New York si lamentano di Bill De Blasio e richiamano a gran voce il suo predecessore Michael Bloomberg. La polemica, esplosa in rete e finita su autorevoli quotidiani anglofoni, è dovuta la fatto che a seguito della seconda grande ondata di maltempo, con precipitazioni nevose che hanno imbiancato totalmente le strade, i quartieri più ricchi sarebbero stati abbandonati all’incuria. Nella giornata di martedì nessuno spazzaneve è infatti giunto nella Upper East Side, uno dei quartieri più in della “Grande Mela”. Tra i vip che vivono in quella zona, guarda caso, c’è proprio l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg.

 

Tra le altre strade che non sarebbero state ripulite dalla neve ci sono tutte quelle comprese tra la 59esima e la 79esima strada, e quelle tra la seconda e la quinta Avenue.

Il “New York Post” ha dato però gran voce ad alcuni residenti della Upper East Side: “De Blasio ci ha abbandonati perché non abbiamo votato per lui” si legge. Secondo altri questo sarebbe un chiaro messaggio lanciato a loro: “Ha voluto dirci che lui non è uno di noi. Non è uno della Upper East Side. Ma qui non ci sono solo ricchi. C’è la classe media e ci sono anche i poveri”. Più pragmatici gli altri commenti: “Questa situazione è molto pericolosa”. Mentre altri non hanno dubbi: “Rivogliamo Bloomberg” il loro vicino di casa.

Il commissario alla Sanità John Doherty ha negato che le zone siano state tralasciate volutamente, spiegando che dietro all’incuria ci siano stati sostanzialmente dei problemi tecnici che hanno impedito agli spazzaneve e ai spargisale di inoltrarsi in quelle zone. I problemi di traffico hanno fatto il resto.

A nulla sono valse però le spiegazioni. A molti è sembrato che la situazione emersa sia l’inizio di una battaglia verso i ricchi, con un “Robin Hood formato spazzaneve che fa favoritismi su chi liberare prima dalla neve e chi dopo. Difficile dargli torto.Tra i discorsi rimasti più impressi nella memoria dei newyorkesi è rimasto indelebile quello della metafora della New York divisa in due città: «C’è la New York dei ricchi che non solo si è ripresa dalla recessione, ma che difficilmente potrebbe avere una vita migliore e l’altra New York, quella della metà che vive appena sopra o sotto la soglia di povertà, dove i condomini di lusso prendono il posto degli ospedali e dove le politiche in difesa delle minoranze sono diventate sospetto basato sul profilo razziale».

A molti è sembrato che questo episodio sia una delle prime mosse del sindaco italoamericano volto a riequilibrare queste due New York. La situazione, al momento è tornata alla normalità.

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