India. Ragazza non può pagare multa, punita con uno stupro di gruppo

KOLKATA – Nuovo stupro in India. Stavolta lo stupro utilizzato come ‘punizione’ alternativa per una relazione illecita, una ammenda da pagare con il corpo anziché col denaro. Vittima una ragazza di 20 anni di Subalpur, località del Bengala Occidentale 240 chilometri a ovest della capitale statale Kolkata, l’ex Calcutta.

La giovane  appartenente a un clan induista, la giovane era stata sorpresa ad avere una relazione con un coetaneo di fede musulmana. I due sono allora stati convocati dal consiglio del villaggio, formato da anziani e capi tribù, che hanno ordinato di legarli separatamente a un albero e li hanno processati.

La pena stabilita era una multa da 25.000 rupie, poco meno di 300 euro. Il ragazzo ha accettato di pagare, ottenendo una dilazione di una settimana. La ragazza e i suoi familiari hanno invece affermato di non possedere il denaro necessario.  A quel punto il consiglio ha decretato che la giovane fosse violentata dagli altri abitanti per punirla anche del mancato pagamento. È stata così trascinata in una capanna e stuprata a turno da 13 persone, finendo poi all’ospedale dove ha identificato tutti gli aggressori, compreso il capo villaggio, che sono così stati arrestati e andranno a processo per direttissima oggi stesso.

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