Usa. Deserto di sale nel New Mexico, una tomba di rifiuti nucleari

NEW YORK – Negli Stati Uniti si riaccendono i riflettori sui rifiuti nucleari, tonnellate di scorie che costituiscono il retaggio degli esperimenti per creare le armi atomiche e per affrontare la Guerra Fredda. Dopo la recente pubblicazione dell’inchiesta del Wall Street Journal sulla presenza di decine di migliaia di barili carichi di rifiuti nucleari nei fondali marini al largo delle coste statunitensi, è ora la volta del deserto di sale del New Mexico. 

L’incidente avvenuto la scorsa settimana – un camion che trasportava sale che ha preso fuoco, fortunatamente lontano dai siti in cui sono sepolte le scorie – ha infatti riportato la vicenda sulle pagine dei giornali americani. «Il dipartimento dell’Energia sta scavando spazi grandi come campi da calcio e stipandoci dentro barili e contenitori di rifiuti nucleari», racconta il New York Times. 

Si tratta di «tombe di sale» realizzate dal governo federale per isolare e sigillare l’attività atomica del passato. Ogni anno, secondo le stime pubblicate dal Times, si forma sulla superficie del deserto un nuovo strato minerale di circa 15 centimetri, assicurando un isolamento dei barili che secondo gli ingegneri di Washington sarà efficace per milioni di anni.  

Il seppellimento delle scorie atomiche nel deserto del sale del New Mexico – tra le mete turistiche naturali più suggestive del sud degli Stati Uniti –  iniziato nel 1999 ed è incrementato dopo che il Nevada ha negato al governo federale la possibilità di depositare i barili sotto la formazione montuosa dello Yucca, una cresta di roccia vulcanica non lontana dal confine con la California.   Sebbene gli studiosi sostengano che non ci siano particolari controindicazioni per la trasformazione del deserto del New Mexico in un cimitero di barili di scorie – assicurando che «il sale non viene minimamente contaminato» – c’è chi si oppone con forza. Don Hancock, ai vertici del Southwest Research and Information Center – un centro fondato per informare la cittadinanza sugli effetti dei programmi per l’energia nucleare – teme per le generazioni future. Essendo l’area ricca di petrolio

e gas, tra qualche secolo qualcuno potrebbe avviare un’attività estrattiva senza sapere esattamente cosa giace sotto quello spesso strato di sale e provocare una pericolosa fuoriuscita di scorie.

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