Ucraina. Kiev si impegna per liberare la Crimea

KIEV – Sull’iniziativa del presidente a interim Olexander Turchinov il Parlamento ucraino approva una soluzione in cui Kiev prosegue con la lotta per la “liberazione” della Crimea. Su 303 deputati della Rada, il testo è stato approvato con 274 voti. “In nome del popolo ucraino, la Rada dichiara che la Crimea fu, è e sarà parte dell’Ucraina. Mai e in nessuna circostanza il popolo ucraino smetterà di lottare per liberare la Crimea dagli occupanti, per quanto dura e prolungata sia questa lotta”. I deputati ucraini chiedono a “tutti i membri della comunità internazionale di non riconoscere la ‘Repubblica di Crimea’ e l’annessione della Crimea e di Sebastopoli alla Russia”. A Ginevra, il rappresentante di Kiev presso il Consiglio dei diritti umani dell’Onu, Yurii Klymenko, in una conferenza sullo stato dei diritti umani in Ucraina, ha avvisato che ci sono “indicazioni secondo cui la Russia potrebbe preparare un intervento militare in piena regola nell’est e nel sud dell’Ucraina”.

UE  firma accordo con-Ucraina. Basta dipendenza energetica da Russia

La Ue, gli  Stati membri e l’Ucraina hanno firmato le disposizioni  politiche dell’accordo di ‘associazione. Lo ha reso noto  il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy.  «La firma della parte politica dell’accordo di associazione –  ha indicato Van Rompuy – simboleggia l’importanza delle  relazioni e la volontà di andare oltre». 

L’accordo,  sottolinea sempre Van Rompuy in una nota, «riconosce le aspirazioni  del popolo ucraino a vivere in una nazione governata da  valori, dalla democrazia e dallo stato di diritto, dove tutti 

i cittadini prendono parte alla prosperità nazionale. E  riconosce il desiderio popolare per una vita decente come  nazione, per un modo europeo di vivere. Lo scorso novembre –  prosegue Van Rompuy – il rifiuto di siglare l’accordo di  associazione con l’Ue ha determinato una sollevazione  popolare, un cambiamento politico e culturale. Rendiamo  tributo a quelli che hanno dato la loro vita per la libertà  e supportiamo coloro che oggi stanno lottando per costruire  un’Ucraina aperta e inclusiva. Oggi abbiamo firmato le  disposizioni politiche dell’accordo. Ciò mostra il nostro  sostegno solido per il percorso che il popolo ucraino ha  coraggiosamente intrapreso. Quello di oggi non è che l’atto  iniziale: ci aspettiamo di firmare presto le rimanenti parti  dell’accordo», in particolare «le disposizioni economiche,  che con quelle politiche formano un singolo strumento». 

Sanzioni a Russia

Le sanzioni decise ieri dall’Ue contro Mosca, per la crisi in Crimea con l’Ucraina, «stanno già mostrando il loro impatto su clima investimenti in Russia». Lo ha affermato il presidente del consiglio europeo Herman van Rompuy, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue a Bruxelles. Van Rompuy ha voluto sottolineare che queste sanzioni sono «un mezzo per negoziare il rispetto delle leggi internazionali». Il presidente  ha annunciato che l’UE elaborerà, entro il mese di giugno, un piano d’azione volto a ridurre la dipendenza energetica dalla russia. 

Putin firma ingresso in Crimea 

Nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha firmato le leggi sull’ingresso della Crimea e di Sebastopoli in Russia e la formazione di due nuove regioni russe. La cerimonia di firma, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Interfax, ha avuto luogo al Cremlino. I tentativi d’isolare la Russia sono una via senza uscita. L’ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, all’indomani della scelta degli Usa di imporre nuove sanzioni su Mosca in seguito all’annessione della Crimea. 

«Seguire il cammino di coloro che sono apertamente russofobi e isolare la Russia è una via senza uscita», ha detto Lavrov di fronte alla camera alta del parlamento russo.  «Se i nostri partner americani – ha detto ancora Lavrov – sono pronti a prendere decisioni in connessione a una situazione che si evolve a molte migliaia di miglia da Washington solo per soddisfare le loro ambizioni geopolitiche, è ovvio per tutti che gli americani non sono guidati dal senso comune e da un senso di realtà, ma dalla volontà di puntire qualcuno. E, questo, io penso che sia sbagliato».

Condividi sui social

Articoli correlati