Cile, violenta scossa di magnitudo 8.2 e allerta tsunami

ROMA –  Mancavano pochi minuti alle 21 ora locale,quando la parte settentrionale del Cile è stata colpita da un forte terremoto. Il bilancio provvisorio riporta sei vittime e alcuni feriti non gravi.

Lo United States Geological Survey, agenzia scientifica del Governo degli Usa, ha provveduto a verificare l’entità del terremoto, stabilendo inizialmente una scossa di magnitudo 8, successivamente rialzata ad 8.2. Sono stati rivisti anche i dati riguardanti l’ipocentro, situato a circa 20 km di profondità, e l’epicentro registrato a 95 km a nordovest di Iquique.

Non appena la terra ha iniziato a tremare, le autorità non hanno tardato a chiedere l’evacuazione preventiva della popolazione sul “100% della costa del paese”, lunga 4.300 chilometri. A seguito della violenta scossa di terremoto, onde alte più di due metri, si sono abbattute sulle spiagge di alcune località: il fenomeno ha riguardato tutta la Costa pacifica dell’America Latina, ma ad avere la peggio è stata senza dubbio Iquique, città del Cile che si affaccia sull’Oceano pacifico, in cui sono arrivate le onde più alte. Nella stessa città,  300 detenute del carcere femminile sono fuggite approfittando della confusione generata dal panico, ma alcune di loro sono state tempestivamente catturate.

Il ministro degli interni cileno, Rodrigo Penailillo,ha annunciato la chiusura delle scuole nelle città più a rischio e ha smentito le voci sui presunti saccheggi avvenuti nelle località costiere del paese, nonostante molte siano le segnalazioni proprio riguardanti Iquique.

Il 27 febbraio del 2010 fu la parte Centro-meridionale del Cile ad essere colpita dal terremoto  di magnitudo 8.8 e dallo tsunami, seminando distruzione  e morte: 526 persone persero la vita, mentre 25 furono date per disperse. A distanza di quattro anni in Cile ritorna il terrore, ma stando alle dichiarazioni del presidente Michelle Bachelet “il paese ha affrontato bene questa prima fase di emergenza”.

L’allarme tsunami lanciato da Perù ed Ecuador sulle coste del pacifico è stato ritirato, mentre onde anomale si attendono nel  Giappone intorno alle 5 di domani ora locale. Il ministro Penailillo, ha invece reso noto che “l’allerta tsunami rimarrà in vigore in Cile per altre sei ore”.

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