Ucraina. Sull’orlo di una guerra. Sequestrati gli inviati Osce

 

ULTIMORA – Sono stati fermati dai ribelli g li osservatori dell’Osce arrivati in Ucraina. E’ quanto riferisce il governo di Kiev.Il sequestro, ha riferito il ministero dell’Interno, è avvenuto a Slavyansk, dove da diverse ore è cominciato l’assedio delle truppe ucraine ai miliziani separatisti.

Un commando ribelle avrebbe fermato il pullman sul quale viaggiavano i sette rappresentanti dell’Osce e i cinque membri delle forze armate ucraine. Adesso tutti si trovano nella sede della Sbu, l’edificio dell’intelligence ucraino occupato dai miliziani. «Sono in corso negoziati per il loro rilascio», ha riferito ancora il ministero. Da diverse ore il ministero della Difesa della germania aveva tentato di mettersi in contatto on la missione, ma non vi era riuscito. Dello staff fanno parte tre soldati e un interprete tedeschi, e osservatori militari della Repubblica Ceca e di Polonia, Svezia e Danimarca. 

 

I ribelli, dal canto loro,   accusano gli osservatori di aver portato con loro una «spia» di Kiev. «Mi è stato riferito», ha detto il capo dei miliziani e sindaco di fatto di Slavyansk , Vyacheslav Ponomaryov, «che coloro che vengono come osservatori della comunità europea viaggiano con una spia, e ciò non è opportuno». 

 

 

Ucraina. Sull’orlo di una sanguinaria crisi. Mosca vuole la terza guerra mondiale

ROMA – Ormai la tensione è alle stelle in Ucraina. Dopo i 5 miliziani filorussi uccisi dalle forze speciali ucraine e l’elicottero ucraino  esploso dopo essere stato colpito da un razzo rpg vicino alla cittadina di Kramatorsk,  la situazione è degenerata.   

Kiev  accusa la Russia di volere la terza guerra mondiale, ma continua le sue operazioni di antiterrorismo contro i ribelli filorussi. Ma non solo. Oggi le truppe di assalto ucraine hanno circondato Slavyansk.  «L’obiettivo è bloccare completamente Slavyansk per localizzare il problema: l’operazione è in corso in questo momento», ha annunciato a Kiev il capo dell’amministrazione presidenziale dell’Ucraina, Serguèi Pashinski. Il responsabile dell’operazione, il generale Vasili Krutov, ha assicurato comunque che le truppe ucraine non assalteranno la città, che conta 120mila abitanti, per evitare vittime tra la popolazione. Il premier ucraino, Arseny Yatseniuk, ha accusato la Russia di voler scatenare una terza guerra mondiale con «l’occupazione militare e politica» del suo Paese. «I tentativi di innescare un conflitto militare in Ucraina porteranno a un conflitto militare in Europa», ha avvertito Yatseniuk, «il mondo non ha ancora dimenticato  la Seconda Guerra mondiale, ma la Russia già vuole scatenare la Terza guerra mondiale».  Yatseniuk ha affermato che il sostegno della Russia ai terroristi in Ucraina rappresenta «un crimine internazionale». «Chiediamo alla comunità internazionale di unirsi contro l’aggressione russa», ha aggiunto. Kiev è impegnata in un’offensiva antiterrorismo contro i separatisti filo-russi nell’est mentre Mosca ha avviato esercitazioni militari lungo la frontiera con l’Ucraina, dove sono già schierati 40.000 soldati russi. 

Mosca, dal canto suo,  si prepara alle armi e lancia nuove esercitazioni militari al confine con l’Ucraina dove si trovano già 40mila militari pronti ad entrare in azione. “Siamo costretti a reagire alla macchina militare ucraina e alle esercitazioni della Nato” ha detto il ministro della Difesa russo.   Secondo il presidente della Duma russa, Serghei Naryshin, chi ha dato l’ordine di lanciare l’operazione militare nell’est del Paese «non ha paura nè di Dio, nè del giudizio della storia». «Non solo perchè capisce di aver già superato una linea rossa di sangue – ha aggiunto, citato da Itar-Tass – ma anche perchè sente il sostegno di alcuni politici influenti oltre Oceano». Il riferimento è agli Stati Uniti, che ha poi accusato di voler far pagare agli europei il fallimento della propria politica in Ucraina. 

Anche sul piano diplomatico la soluzione sembra lontana. Oggi la cancelliera  tedesca Angela Merkel ha espresso «grande preoccupazione» per  la situazione in Ucraina orientale al presidente russo  Vladimir Putin, a cui ha chiesto di rispettare il recente  accordo di Ginevra. Nel corso di una telefonata a Putin, come  ha indicato Steffen Seibert, portavoce della cancelliera,  Merkel «ha espresso grande preoccupazione sulle tensioni  nella parte orientale dell’Ucraina e ha detto di aspettarsi  che il Governo russo rispetti l’accordo di Ginevra e  collabori alla sua realizzazione». La Russia, ha aggiunto il  portavoce citando Merkel, «dovrebbe dichiarare pubblicamente  che sostiene in pieno l’accordo di Ginevra e domandare  ufficialmente ai gruppi armati in Ucraina orientale  favorevoli alla Russia di astenersi dalla violenza e deporre  le armi». Seibert ha anche detto che il presidente Barack  Obama, la cancelliera tedesca e altri leader europei terranno  una teleconferenza nelle prossime ore per discutere sulla  situazione in Ucraina e su possibili nuovi sanzioni contro la  Russia. 

 

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