Carneficina a Gaza. Colpito ospedale. L’appello dei sindaci del Mediterraneo

Il bilancio delle vittime oltre quota 538, 3.150 feriti, quasi 100mila sfollati

GAZA CITY –  Una bomba ha colpito l’ospedale dei Martiri di al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di gaza, e in particolare nel mirino è finito il terzo piano.  Almeno 5 persone sono rimaste uccise dalle bombe lanciate dagli aerei  israeliani. Altre tre persone sono state uccise da un proiettile sparato da un carrarmato a Shaiya, nella periferia orientale di Gaza City. Lo hanno reso noto i soccorsi palestinesi. Più di 70 persone sono morte in questo stesso quartiere ieri nei più violenti bombardamenti sferrati dall’esercito israeliano dall’inizio delle operazioni militari nella Striscia di Gaza.  E ancora 8 palestinesi, di cui 4 bambini, sono morti in un bombardamento israeliano sul centro di Gaza City, come hanno reso noto i soccorsi palestinesi. Questi nuovi decessi portano ad almeno 36 il numero di palestinesi uccisi oggi in una serie di raid israeliani sferrati nell’enclave palestinese, secondo Ashraf al Qudra, portavoce dei servizi di soccorso a Gaza. E’ morto anche un giocatore della nazionale di pallanuoto Israeliana. Si tratta di Bar Rahav,  ucciso durante i combattimenti in corso nella striscia di Gaza.  Insomma, stiamo assistendo ad una carneficina e più passa il tempo e più la situazione tende a peggiorare. 

Nel frattempo il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, è arrivato al Cairo per un’importante missione volta ad ottenere un cessate il fuoco per la Striscia di Gaza, dove in due settimane di offensiva israeliana sono stati uccisi oltre 500 palestinesi. Il segretario generale dell’Onu dovrà incontrare il capo della diplomazia egiziana, Sameh Choukri, e il segretario di stato americano John Kerry, atteso più tardi nella capitale egiziana.

Intanto il consiglio Onu per i diritti umani terrà un summit straordinario mercoledì per discutere dell’offensiva israeliana in corso a Gaza. L’annuncio segue il giorno più duro di scontri tra Israele e Hamas degli ultimi sei anni con oltre 150 palestinesi e 13 soldati israeliani uccisi . Il summit è stato chiesto dall’Egitto a nome degli stati arabi e dal Pakistan a nome dell’Organizzazione della cooperazione islamica oltre che dai palestinesi. Ieri il Consiglio sicurezza Onu aveva chiesto un «immediato cessate il fuoco».

L’appello dei sindaci del Mediterraneo

 

“In qualità di sindaci di città del Mediterraneo e di rappresentanti delle nostre comunità esprimiamo forte preoccupazione per le operazioni militari intraprese in queste ore nella Striscia di Gaza». Così, in una nota congiunta i primi cittadino di Napoli, Luigi de Magistris; di Palermo, Leoluca Orlando; di Cagliari, Massimo Zedda; di Bari, Antonio De Caro e di Vasto, Luciano Antonio Lapenna. «Il crescente numero di vittime civili, in particolare di bambini e di donne, rappresenta – continua la dichiarazione dei sindaci – una tragedia inaccettabile. Esortiamo quindi le parti in conflitto, che con noi condividono l’appartenenza allo stesso mare, il Mediterraneo, a raggiungere nel minor tempo possibile un cessate il fuoco; ed esortiamo il Governo italiano e l’Unione europea ad adoperarsi per esercitare tutte le pressioni diplomatiche possibili per rendere concreta, nelle prossime ore, la sospensione delle attività militari», concludono i cinque sindaci.

 

 

 

Condividi sui social

Articoli correlati