Gaza. Salta la tregua, riprendono gli attacchi

TEL AVIV – Le forze di difesa israeliane hanno ripreso gli attacchi aerei contro obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza. Lo ha indicato – come riporta il sito internet del Jerusalem Post – l’esercito dello stato ebraico.  La decisione delle forze di difesa israeliane è stata presa dopo il lancio di diversi razzi contro le città dello stato ebraico nelle ultime ore.

I raid sono quindi ripartiti.  Un missile israeliano ha centrato un edificio all’interno del compound che ospita il più grande ospedale di Gaza, come hanno annunciato medici e cronisti sul posto.  L’attacco ha colpito un edificio vicino al principale ingresso dell’ospedale Shifa a Gaza City; in base alle prime notizie, ci sarebbero ingenti danni all’interno.

Sette bambini sono stati uccisi in un campo profughi di Gaza City da un missile israeliano, caduto nel parco giochi in cui stavano giocando. Lo hanno reso noto fonti sanitarie del principale ospedale della città.  Il missile ha centrato un gruppo di bambini che correvano in un parco giochi pubblico di fronte al campo rifugiati Shati.

Lo stesso esercito israeliano ha riferito che le ultime vittime palestinesi nella capitale e a nord della Striscia di Gaza, una decina di morti e una quarantina feriti, sono stati colpiti dall’esplosione di razzi sparati dalla stessa Striscia. «Poco fa l’ospedale di al-Shifa e il campo profughi di Shati sono stati raggiunti da attacchi di missili falliti sparati dai terroristi di Gaza», rende noto uno scarno comunicato diffuso dall’esercito israeliano.

Poco prima, il portavoce del ministero della sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra, aveva reso noto che c’erano stati due bombardamenti in modo simultaneo, uno dei quali aveva avuto come obiettivo un parchetto situato al bordo della spiaggia nel campo profughi di Shati, mentre un secondo aveva colpito gli ambulatori esterni dell’ospedale di Shifa. n particolare, riferisce Yedioth Ahronoth, secondo l’esercito israeliano, il campo profughi nel nord della Striscia è stato colpito da un razzo sparato da Hamas, mentre l’ospedale al-Shifa è stato raggiunto dal missile di una cellula della Jihad Islamica.

Anche quattro civili israeliani sono stati uccisi da un tiro di mortaio sparato da Gaza e caduto nella parte meridionale dello stato ebraico. Lo ha annunciato gli organi di informazione israeliani.  Secondo la radio pubblica e l’emittente televisiva Channel 10, i quattro sono morti quando il proiettili ha colpito il consiglio regionale di Eshkol, che fiancheggia il confine sud di Gaza con Israele. Secondo gli organi di informazione, altre dieci persone sono rimaste ferite nell’attacco. Nel frattempo circa 45.000 palestinesi – secondo la polizia israeliana – riuniti oggi per la fine del ramadan sulla Spianata delle Moschee, a Gerusalemme est, hanno manifestato il loro sostegno a Gaza e la loro ostilità all’offensiva militare israeliana.

 Alcuni indossavano magliette nere sulle quali spiccavano slogan pro Gaza: «Gaza, noi vi sosteniamo per questo Eid» el Fitr, la festa che segna la fine del mese del digiuno del ramadan, «Siamo tutti di Gaza». Altri non nascondevano il loro appoggio alle Brigate Ezzedin al Qassam, l’ala armata di Hamas, movimento islamista palestinese che controlla Gaza e che è in guerra con Israele da tre settimane. «Rapite altri soldati!», ha anche scandito una parte dei manifestanti, alludendo al rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit, nel sud d’Israele nel 2006.  Secondo la polizia, che si è tenuta a distanza, alla manifestazione hanno partecipato 45.000 fedeli che si recavano alla moschea di al Aqsa per festeggiare l’Eid el Fitr. La folla si è dispersa senza incidenti. La guerra scoppiata l’8 luglio fra Israele da una parte e Hamas e il suo alleato della Jihad islamica dall’altra, ha innescato diversi violenti scontri fra palestinesi e forze di sicurezza israeliane in Cisgiordania e in particolare a Gerusalemme est. Secondo l’Ufficio di coordinamento degli affari umanitari dell’Onu (Ocha), undici palestinesi sono stati uccisi e circa altri 600 feriti in queste violenze.  

Condividi sui social

Articoli correlati