Ucraina. La pace ancora lontana. Mariupol in stato di allerta. IL VIDEO

 

MARIUPOL –  A poche ore dal possibile annuncio di una tregua per l’Est dell’Ucraina, si continua a combattere alla periferia di Mariupol, strategica città portuale sul Mare di Azov, nuovo epicentro degli scontri scattati con la controffensiva degli insorti filorussi.

Non è servito neppure il raduno per la pace per scongiurare il timore di una guerra. Centinaia di residenti di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, si sono raccolti nel centro città sventolando bandiere ucraine e scandendo slogan contro la Russia. Ma il clima all’apparenza disteso nasconde un timore che è andato crescendo negli ultimi giorni: quello di un attacco delle forze filo-russe, che dopo le recenti avanzate a danno delle truppe ucraine, si trovano a pochi chilometri da Mariupol, dove le forze navali sono entrate in stato di allerta. Questa città portuale, la più grande in Ucraina affacciata sul mare di Azov, ha un valore strategico perché si trova tra la Russia e la Crimea, recentemente annessa dal Cremlino con un colpo di mano politico-militare. Ma il conflitto che oppone Kiev a Mosca si combatte anche a Donetsk, dove giovedì una donna è rimasta vittima dei bombardamenti che si sono abbattuti sui quartieri settentrionali. Almeno cinque edifici sono stati colpiti. Sul posto, anche gli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Nell’attesa di un’eventuale tregua, il rumore sordo dei bombardamenti resta una minaccia concreta.

 

 

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