Ucraina. Kiev accusa, i separatisti non rispettano la tregua

KIEV – Kiev ha accusato oggi i separatisti di aver aperto il fuoco contro l’esercito ucraino dopo l’entrata in vigore del cessate-il-fuoco ieri sera. Poco prima simili accuse erano state mosse dai leader separatisti. 

«Ieri ci sono stati 28 spari contro posizioni delle forze ucraine, di cui dieci dopo l’etrata in vigore del cessate-il-fuoco», ha dichiarato il portavoce militare ucraino, Andrii Lyssenko, nel corso di un punto stampa.  Intanto la Russia ha avvertito che reagirà a eventuali nuove sanzioni dell’Unione europea. «Se verranno introdotte, ci sarà indubbiamente una reazione da parte nostra», ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo in un comunicato. Lunedì è prevista l’adozione formale di nuove sanzioni economiche contro la Russia da parte dell’Ue che però potrebbero essere sospese se terrà la tregua nelle regioni orientali.  Mosca ha lamentato che con l’annuncio delle nuove sanzioni  i vertici dell’Ue «hanno praticamente inviato un segnale di diretto sostegno al ‘partito della guerrà in Ucraina, che non ha gradito» l’accordo raggiunto a Minsk. «Invece di cercare febbrilmente modi per danneggiare le economie dei propri Stati membri e della Russia», si legge nel comunicato, «l’Ue farebbe meglio a sostenere una rinascita economica delle regioni orientali dell’Ucraina».

L’altolà di Mosca è arrivato dopo che a Bruxelles gli ambasciatori dei Ventotto hanno messo a punto il nuovo pacchetto di sanzioni in attesa dell’adozione con procedura scritta, lunedì. Quattro i settori colpiti, con un giro di vite rispetto alle misure introdotte a fine luglio: finanza, energia, armamenti e tecnologie duali, a doppio uso civile e militare. Inoltre vengono messe nel mirino altre 24 persone responsabili della crisi ucraina, portando il totale a 119.

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