Usa. Pronta l’offensiva contro l’Isis. L’appoggio di 10 Paesi arabi

NEW YORK – Sono dieci per ora gli Stati arabi che hanno deciso di unirsi «all’ampia coalizione internazionale» guidata dagli Stati Uniti per «indebolire e infine distruggere» lo Stato islamico lanciata mercoledì sera dal presidente Obama. Questo mentre il segretario di Stato Usa, John Kerry, sta viaggiando in Medio Oriente (oggi è a Gedda in Arabia Saudita) per trovare il consenso degli Stati della regione.

La lista dei Paesi è stata pubblicata in un comunicato congiunto dopo l’incontro formale tra Kerry e i vertici sauditi. Sono Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Qatar, Oman, Egitto, Iraq, Giordania e Libano. Questi Stati insieme a Washington hanno dichiarato il loro impegno a restare uniti contro la minaccia che l’Isis rappresenta per la regione.  Gli Stati Uniti sposteranno parte dei loro aerei militari a Erbil, la città del Kurdistan iracheno dove il governo di Baghdad e i militari peshmerga stanno combattendo da mesi contro lO Stato islamico. Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono, John Kirby, che ha ricordato come «gli Stati Uniti in questo modo vogliono dare un sostegno più efficace alle forze di sicurezza irachene» che combattono nella regione.

Secondo fonti della Difesa Usa la partenza dei raid da Arbil permetterà un accesso più facile sul fronte della battaglia, permettendo di ridurre la frequenza dei rifornimenti e l’utilizzo anche di elicotteri. Kirby ha spiegato che la strategia Usa prevede ora un’intensificazione dei raid aerei a sostegno del governo iracheno e delle forze curde contro i miliziani dell’Isis.

Dall’8 agosto gli Usa hanno condotto oltre 150 raid sull’Iraq, soprattutto nell’area di Mosul. Le truppe aggiuntive, che porteranno a 1600 il numero complessivo di soldati Usa in Iraq, ha detto Kirby, arriveranno «la prossima settimana».   Intanto è  arrivata la precisazione da parte del segretario di Stato, John Kerry: «Gli Stati Uniti non sono in guerra contro l’Isil», la nostra è una «operazione significativa di controterrorismo».  

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