La Scozia rimane britannica, vince il fronte del No

 

EDIMBURGO – La Scozia ha detto No all’indipendenza.  L’affluenza alle urne è stata altissima, ha toccato l’85%, ma alla fine il risultato è stato netto, contrariamente alle previsioni. «La Scozia ha votato per restare in seno al Regno Unito respingendo l’indipendenza», ha affermato  la Bbc sul suo sito internet. Il fronte del ‘no’ ha infatti vinto con 10 punti di margine (55% contro il 45%). Al momento, quando sono state scrutinate 31 circoscrizioni su 32, i ‘sì sono 1.539.920, mentre i ‘no’ 1.914.187.

Soddisfazione di Cameron ma  “referendum  è segno di democrazia”

«Mi sono congratulato con Alistair Darling (laburista, ex cancelliere dello Scacchiere e leader del fronte del No, ndr) per una campagna ben condotta», ha detto il premier britannico David Cameron ancor prima della conclusione dello spoglio delle schede referendarie. Cameron ha comunque reso omaggio anche al fronte indipendentista e ha dichiarato che il referendum per l’indipendenza della Scozia è stato un passo di «democrazia» che andava fatto. Ha anche annunciato una nuova bozza legislativa per la devoluzione di ulteriori poteri a Edimburgo, che sarà pronta «a gennaio». E ha aggiunto che ora «vanno ascoltate anche le voci di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord».

La delusione del premier scozzese

La faccia delusa del premier scozzese campeggia sul Times, che titola «la Scozia vota No per mettere fine al sogno di Salmond», sotto le due bandiere, l’Union Jack britannica e la croce scozzese decussata di Sant’Andrea, con i rispettivi voti conquistati.
L’Independent parla di «Regno riunito», sopra una foto di sostenitori del No in festa dopo l’annuncio della vittoria degli unionisti. A lato, Salmond che accetta la sconfitta, «ma adesso Westminster deve mantenere le promesse». «Regno Unito salvo» afferma invece il Telegraph, sottolineando che il «sogno di indipendenza di Alex Salmond è finito».
La delusione del premier scozzese spicca anche sul Guardian, tra le immagini del referendum che scorrono, e un Cameron che dichiara «nessuna controversia, nessuna replica».
«La Gran Bretagna respira di nuovo» titola senza mezzi termini il Daily Mail, che sottolinea come «il risultato chiaro delle urne innesca un terremoto costituzionale con Cameron che apre le porte a un Parlamento solo inglese», commentando la devoluzione di poteri prospettata dal premier anche per Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. 

Il viceprimoministro, lo scozzese Nicola Sturgeon, fautore dell’indipendenza ha detto alla Bbc che il risultato rappresenta una «sconfitta grave, tanto personale che politica», per poi aggiungere che però, con questo referendum, il Paese è cambiato per sempre«.

Schulz sollevato, la sterlina ai massimi biennali

Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz si è detto «sollevato» dall’esito del referendum in Scozia. In un’intervista alla radio tedesca Deutschlandfunk, Schulz ha affermato: «Lo confesso: il risultato mi dà sollievo».

Le borse hanno intanto brindato all’esito del referendum in Scozia. All’apertura dei mercati euroopei dei cambi la sterlina è salita a 0,7809 sull’euro, il top dal luglio 2012. La moneta britannica è salita anche al top dei venti giorni rispetto al dollaro a quota 1,6522.

 

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