Arrigoni. Oggi la salma in Italia. Al Cairo commovente fiaccolata

IL CAIRO –  Ieri sera centinaia di persone hanno partecipato alla fiaccolata  davanti all’ambasciata d’Italia al Cairo per commemorare Vittorio Arrigoni, il volontario rapito e ucciso la scorsa settimana nella Striscia di Gaza. Il feretro aveva lasciato nel pomeriggio l’ospedale italiano dopo un breve momento di raccoglimento in una sala che era stata allestita per la camera ardente. Oggi la salma rientrerà a Roma nel tardo pomeriggio con un volo diretto proveniente dalla capitale egiziana.

Commovente la veglia di ieri, alla quale hanno partecipato tantissime persone, molte delle quali tenevano nella mano una candela o un poster con l’immagine di Arrigoni e la scritta «non ti dimenticheremo mai». Presente anche Osama, l’amico palestinese venuto da Londra per accompagnare il feretro da Gaza fino a Roma. «Lo conoscevo da dieci anni. Ho con me il suo zaino e la sua collana. È ancora qui. Vittorio si stupiva quando la gente lo ringraziava per quello che faceva. Faccio quello che mi piace, rispondeva. Era sempre cosi». Osama racconta che Vittorio sapeva che la sua vita poteva essere in pericolo. «Quando vai in un posto come Gaza sai che puoi rischiare di morire, fa parte della vita. Certo forse non così, racconta Osama mentre distribuisce candele. Fra i silenziosi manifestanti, italiani, egiziani, palestinesi, francesi, c’era anche Ahmad con due suoi amici. «Vittorio era italiano e ha passato anni nella Striscia di Gaza. Noi siamo egiziani, siamo i loro vicini di casa e non facciamo niente. Per questo siano qui», dice Ahmad, mentre una coppia italiana dice di avere partecipato per «solidarietà umana e politica». La tipica frase “Restiamo uniti” con la quale Vittorio era solito concludere le sue corrispondenze è ancora viva nella memoria di quanti hanno potuto conoscere questo personaggio straordinario, la cui missione era quella di aiutare i più deboli.

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