Pirateria marittima: nave italiana caduta nelle mani dei pirati somali

ROMA – Un’altra nave italiana è caduta nelle mani dei pirati, la terza in due mesi. Si tratta della motonave italiana ‘Rosalia D’Amato’ con 22 uomini di equipaggio di cui 6 sono italiani tra cui il comandante e 16 filippini.

L’attacco dei pirati è avvenuta mente la nave  si trovava nel mare Arabico a circa 400 miglia dalle coste dell’Oman in navigazione dal Brasile verso l’Iran. I pirati si son avvicinati all’imbarcazione a bordo di due barchini veloci e sono riusciti a salire a bordo della nave italiana senza sparare un colpo e senza nessuna conseguenza per l’equipaggio. I pirati sono attualmente a bordo della nave italiana e la stanno dirottando verso le coste somale dove hanno sede i loro covi, la moderna Tortuga. La motonave ‘Rosalia D’Amato’ appartiene alla  della società armatrice di Napoli la ‘Fratelli D’Amato’. Si tratta della stessa società armatrice proprietaria della petroliera ‘Savina Caylyn’ anch’essa caduta nelle mani dei pirati lo scorso 8 febbraio in pieno Oceano Indiano. A bordo altri 5 italiani, tre campani, un laziale e un triestino, e 17 marittimi indiani. Della nave e del suo equipaggio non si sa più nulla in quanto la Farnesina ha fatto calare sulla vicenda un silenzio assordante. Di un’altra nave italiana caduta in mano ai pirati insieme al suo equipaggio si è invece risolta positivamente la vicenda. La nave la ‘Alessandra Bottiglieri’ della compagnia di navigazione ‘Giuseppe Bottiglieri Shipping Company Spa’ è stata liberata. La petroliera, battente bandiera italiana, era stata attaccata da pirati  mentre era al largo del porto di Cotonou, nel Benin, dove si trovava in attesa di scaricare un carico di benzina. A bordo 22 membri di equipaggio, di cui 6 italiani e 16 indiani. Il sollievo e la soddisfazione per la conclusione di questa vicenda non spegne le angosce e i batticuori per le altre navi e uomini italiani in mano ai pirati.

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