Terrorismo. L’Italia ancora nel mirino dell’isis

ROMA – Ancora sotto minaccia l’Italia da parte dei terroristi dell’Isis.

Infatti, la propaganda dello stato islamico sta mettendo in atto una vera e propria guerra psicologica, evocando possibiuli lupi solitari, che comunque rappresentano un pericolo imprevedibile. Lo anninciano fonti di agenti dell’antiterrorismo commentano i messaggi riportati dal Site. L’attenzione, si aggiunge, è sempre ai massimi livelli, pur in assenza di notizie su specifici progetti di attacco.  Il Site, rilevano le stesse fonti, pesca in un mare magnum di blog e siti jihadisti dove non è sempre facile separare le notizie fondate dalle sparate propagandistiche.

Quello che è certo è che si è intensificata la campagna mediatica contro l’Italia da parte dell’Islamic State e ciò può essere letto come un tentativo di entrare a piedi uniti nel dibattito politico in un momento in cui Roma si propone di assumere un ruolo di primo piano in Libia. Qualche giorno fa nel mirino è entrato il ministro degli Esteri, il “crociato” Paolo Gentiloni.

Il sottosegretario con delega ai servizi, Marco Minniti, nei giorni scorsi ha messo in guardia dalla strategia di comunicazione dell’Islamic state che punta “all’espansione della paura”. Bastano poche parole via web per ottenere un grande ritorno mediatico. Il massimo risultato con il minimo sforzo. E quella veicolata oggi dal Site, è la previsione, non sarà certo l’ultima minaccia contro l’Italia.

Intelligence e antiterrorismo, tuttavia, non sottovalutano nulla, tenendo ben presente che il pericolo più temuto è anche il più imprevedibile: l’attivazione del ‘lupo solitario’, il jihadista ‘fai-da-te’ che si muove da solo o in un piccolissimo gruppo, come è avvenuto a Parigi e a Copenaghen. 

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