Ucraina. L’Europa teme attacchi su Mariupol. VIDEO

ROMA – Chi vuole il naufragio di Minsk ? L’accusa reciproca tra le parti in causa è filo conduttore della guerra nell’est dell’Ucraina e anche gli accordi di pace non fanno eccezione.

Mosca afferma che ci sia correttezza da parte filorussa, non ricambiata da Kiev e dai suoi sostenitori. “Molto ora dipende – ha affermato il ministro degli Esteri russo Lavrov – da un approccio onesto, obiettivo e imparziale da parte degli osservatori dell’Osce, che dovrebbero controllare ciò che sta accadendo sul terreno, così che non cediamo ai tentativi di far apparire che gli accordi di Minsk siano già falliti. E ci sono molti che vogliono falliscano, sia fuori dall’Ucraina che a Kiev”. Ma il timore è che i filorussi non stiano davvero ritirando l’artiglieria pesante, ma manovrino per spostarla verso Mariupol, importante porto sul mar d’Azov. “Abbiamo detto chiaramente ai russi – ha affermato il giorno dopo il suo incontro con Lavrov il titolare della diplomazia francese, Laurent Fabius – che se ci sarà un attacco dei separatisti verso Mariupol, le cose cambieranno radicalmente, anche in termini di sanzioni. L’ho detto chiaramente al mio collega Lavrov. In questo caso le sanzioni saranno di nuovo discusse in ambito europeo”. Una posizione condivisa da Angela Merkel. Lla cancelliera tedesca ha affermato che la tregua in atto è “un piccolo passo e occorre fare di tutto perché si vada avanti”.

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