India. Donna stuprata da tassista a New Delhi

NEW DELHI – Una donna indiana di 32 anni è stata violentata ieri sera da un tassista mentre rincasava in un quartiere alla periferia di New Delhi. Lo riporta oggi The Hindu. 

Il nuovo stupro è avvenuto a circa due mesi dopo il clamoroso caso che ha coinvolto un dipendente di Uber, la società di taxi via smarthphone, arrestato per aver violentato una cliente. Secondo la ricostruzione della polizia, la donna era arrivata ieri sera verso le 10 e mezza alla stazione della metropolitana di Dwarka (a ovest della capitale) e aveva preso un taxi per andare a casa nel quartiere di Madhu Vihar.

A un certo punto l’autista ha però deviato il percorso con la scusa di fare rifornimento di gas e ha condotto l’auto, una Maruti Eco, in una zona isolata. Dopo aver fermato il veicolo, ha aggredito la passeggera e l’ha violentata. La donna è però riuscita ad attirare l’attenzione di alcuni passanti che hanno avvertito il centralino della polizia. Dopo un inseguimento, una pattuglia ha bloccato il taxi e arrestato l’uomo.

La vittima è quindi stata portata all’ospedale dove i dottori hanno confermato l’avvenuta violenza. Il tassista è stato arrestato in base alle accuse di sequestro di persona e stupro.

Il 7 dicembre un autista indiano che lavorava per Uber, la multinazionale Usa concorrente ai taxi fonte di violente polemiche in diversi paesi tra cui l’Italia, era stato arrestato con l’accusa di aver stuprato una sua giovane cliente di 27 anni. In seguito all’incidente, la società

americana era stata messa al bando insieme ad altri servizi di auto a noleggio on-line nella capitale. Ma a gennaio ha ripreso ad operare come ‘radio taxi’.    

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