Egitto. Morsi condannato a 20 anni. IL VIDEO

IL CAIRO – Il deposto presidente Mohamed Morsi è stato condannato a 20 anni di carcere per incitamento all’uccisione dei manifestanti durante le proteste di piazza del dicembre 2012 contro il governo islamista.

Si tratta della prima sentenza per Morsi, che si trova agli arresti dal luglio 2013, quando fu deposto dall’allora comandante dell’esercito Abdel Fattah al-Sisim diventato nel frattempo presidente.  Morsi rischiava la pena di morte per il caso di “Palazzo Ittihadeya”, di fronte al quale rimasero uccisi nel dicembre del 2012 almeno 10 manifestanti che contestavano una riforma costituzionale appena varata da Morsi con decreto presidenziale. La pena capitale per l’ex esponente dei Fratelli musulmani potrebbe ancora arrivare da due altri processi in cui la sentenza e’ attesa per il 16 maggio, tra cui quello nel quale e’ accusato di spionaggio a favore di potenze straniere. 

Cosi’ come gli altri 14 imputati (tutti condannati a 20 anni), Morsi e’ stato ritenuto colpevole di “violenza” e “intimidazione”, mentre e’ stato assolto dall’accusa di “incitamento all’omicidio” e di “possesso di armi”. L’ex presidente e’ stato destituito a seguito di forti proteste popolari nell’estate del 2013. Al momento della sentenza, l’ex presidente e gli altri imputati hanno alzato la mano e mostrato quattro dita, quello che e’ ormai noto come il simbolo del sit-in dei Fratelli musulmani a Rabaa al Adawiya, sgomberato nel sangue dalle forze dell’ordine nell’agosto 2013.   

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