Afghanistan. Giovane linciata e bruciata in piazza. La Corte annulla la condanna a morte degli assassini

KABUL – La Corte d”Appello di Kabul ha annullato la condanna a morte per quattro imputati nel processo per l”omicidio di Farkhunda, la giovane picchiata a morte a marzo nella capitale afghana da una folla inferocita che la accusava di aver profanato copie del Corano e che ha dato alle fiamme il suo corpo.

Lo ha rivelato, a condizione di anonimato, una fonte ben informata alla tv afghana Tolo. I quattro erano stati condannati in primo grado alla pena di morte lo scorso maggio. Secondo la fonte di Tolo Tv, la condanna sarebbe stata ridotta ieri a 20 anni di carcere durante un”udienza a porte chiuse. Un altro imputato, inizialmente condannato a 16 anni di prigione, sarebbe stato assolto.

A marzo l”omicidio della giovane ha innescato proteste in Afghanistan per i diritti delle donne e contro le forze di sicurezza. Una cinquantina di persone, tra le quali diversi poliziotti, sono state arrestate con l”accusa di aver avuto un ruolo nell”uccisione della 27enne Farkhunda. A maggio, oltre ai quattro imputati condannati a morte, otto persone sono state condannate a 16 anni di carcere e 11 poliziotti a un anno di prigione. Una commissione d”inchiesta incaricata dal presidente afghano Ashraf Ghani di fare luce sul caso di Farkhunda ha stabilito nei mesi scorsi “l”innocenza” della ragazza.

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