Turchia contro terrorismo. Notte di raid e arresti

ANKARA  – Prosegue e si amplia l’offensiva antiterriorismo della Turchia: i caccia di Ankara hanno bombardato nella notte sette postazioni del Pkk nel nord dell’Iraq e hanno colpito nuovamente obiettivi dell’Isis nel nord della Siria.

Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro turco. Gli obiettivi del Pkk e dei jihadisti sono stati attaccati anche da terra, con l’artiglieria. 

Non si fermano, intanto, le retate di militanti dell’Isis, del Pkk e dell’estrema sinistra: in una serie di nuovi blitz in diverse province tra cui Istanbul, Ankara, Konya nella Turchia centrale e Manisa nell’ovest, ci sono stati nuovi arresti, ha riferito l’ufficio del premier. In totale dall’inizio dell’operazione antiterrorismo sono 320 le persone in stato di fermo in 22 province, tra cui decine di stranieri. 

Nei raid contro il Pkk sono stati colpiti rifugi e depositi di armi, anche sul monte Kandil in cui si trova il comando del gruppo separatista curdo. Ankara riene il Pkk responsabile di una serie di attentati seguiti alla strage di lunedi’ scorso a Suruc, in cui un kamikaze jihadista aveva ucciso 32 militanti socialisti turchi e curdi. Nella notte il premier, Ahmet Davutoglu, ha riunito i ministri responsabili per la sicurezza per fare il punto sulle operazioni alle frontiere con Siria e Iraq e “sono state decise misure aggiuntive per la lotta al terrorismo”.

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