Coloni incendiano casa, morto bimbo palestinese di 18 mesi

GERUSALEMME  – Un bimbo palestinese di soli 18 mesi e’ morto avvolto tra le fiamme appiccate alla sua casa da coloni israeliani nel villaggio di Kfar Douma vicino a Nablus in Cisgiordania.

Altre tre persone, i famigliari, sono rimaste gravemente ferite. E’ quanto riferisce il sito del quotidiano Haaretz che cita Ghassam Douglas, il rappresentante dell’Anp nella zona, secondo il quale diversi coloni, almeno 4, hanno lanciato bombe molotov contro la causa per poi scrivere sui muri con delle bombolette spray frasi inneggianti alla “vendetta” e “lunga vita al Messia” prima di scappare. Il piccolo si chiamava Ali Saad Daubasha. Il padre e la madre, Saad e Reham ed un altro figlio di 4 anni, Ahmad, sono stati ricoverati in ospedale a Nablus. Secondo i testimoni il padre e’ riuscito a salvare la moglie e l’altro bimbo ma non e’ riuscito ad individuare nel fumo e nel buio il piu’ piccolo Ali. Secondo un testimone palestibnese, citato sempre da Haaretz, i coloni hanno rotto le finestre prima di gettare dentro le molotov per poter essere certi che gli ordigni incendiari sviluppassero le fieamme all’interno della casa e non si limitassero a danneggiare i muri della casa. 

A confermare la notizia anche la polizia israeliana secondo la quale autori dell’attacco criminale sarebbero estremisti ebrei, come evidenziano, ha riferito la portavoce Luba Samri gli slogan lasciati dai killer sulle pareti: “Siamo di fronte ad un attacco che si sospetta ispirato da un movente nazionalista”, ha dichiarato. Il movimento islamico palestinese di Hamas ha esortato gli abitanti della Cisgiordania a scendere in strada e a manifestare contro Israele per l’incendio doloso attribuito a coloni israeliani nel villaggio di Duma, vicino a Nablus, costato la vita a un bambino di 18 mesi. L’appello a manifestare è stato rivolto dal portavoce di Hamas all’estero, Husam Badran, che ha anche chiesto agli abitanti della Cisgiordania di “difendere la Moschea di Al-Aqsa Mosque”.

Infine, Badran ha anche chiesto all’Autorità nazionale palestinese (Anp) di rilasciare tutti i detenuti politici. “Non c’è altra via se non quella della resistenza, in tutte le sue forme, per mettere fine ai crimini dell’occupazione”, ha aggiunto.

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