La Grecia approva il terzo piano di aiuti. Tsipras chiede la fiducia

ATENE – Al termine di un lungo dibattito in Aula che si è protratto per tutta la notte, la maggioranza dei 300 deputati greci ha approvato il terzo piano di salvataggio da 85 miliardi di euro concordato con i creditori internazionali.

Grazie  al sostegno dell’opposizione, il piano di aiuti è stato approvato con 222 voti a favore, 64 contrari e 11 astensioni. Prima del voto il premier Alexis Tsipras aveva lanciato un ultimo appello in favore del “sì” al piano “per assicurare la sopravvivenza del Paese e per continuare nella lotta”.

Il capo del governo ellenico ha poi chiarito nel suo intervento davanti all’assemblea di non essersi pentito dell’accordo raggiunto a Bruxelles lo scorso mese, ed ha ricordato di non aver  ricevuto un mandato per la Grexit. “Abbiamo preso una dolorosa decisione di responsabilità, ma necessaria”, ha spiegato, alludendo all’accordo, sottolineando poi che seguire la strada che avrebbe portato verso un ritorno alla dracma sarebbe stato equivalente ad un suicidio.

Opposta la posizione dell’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, il quale ha votato contro il nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia.  Intervenendo in aula prima del voto aveva annunciato di non poter esprimere il proprio appoggio al nuovo piano di salvataggio.

Rispondendo a critiche indirette sul suo operato nei mesi di trattative con i creditori, Varoufakis ha detto di sentirsi molto orgoglioso “per aver dato a molti greci durante i cinque mesi di negoziato speranza e coraggio”.

Dichiarazioni che hanno suscitato commenti ironici di alcuni deputati, si legge sul sito di Focus. “E’ per questo che avete chiuso le banche?”, ha chiesto qualcuno. Varoufakis – che nei giorni scorsi aveva detto che, a suo parere, il terzo pacchetto “non funzionerà” –  ha quindi aggiunto che qualora il premier Alexis Tsipras lo volesse, lui rinuncerebbe al suo seggio in parlamento.

Per la UE, invece, il pacchetto di riforme che la Grecia ha concordato con i creditori internazionali permetterà ad Atene di “risolvere i restanti squilibri nella sua economia, per tornare su un percorso di crescita sostenibile, mentre affronta in modo risoluto le sfide sociali” che ha di fronte. E’ quanto si legge in una dichiarazione della Commissione europea.

“La credibilità dell’accordo è puntellata da un numero significativo di riforme sincere – si legge nella nota – tra cui misure importanti per affrontare le sfide strutturali che da tempo l’economia greca deve affrontare, come la raccolta delle tasse, le pensioni, il sistema sanitario, la competitività nel mercato dei prodotti, le professioni e l’energia, che dimostrano l’intenzione del governo greco di normalizzare la situazione nell’economia rapidamente”.

Intanto il premier greco intende chiedere un voto di fiducia al Parlamento dopo il 20 agosto e cioe’ dopo che Atene avra’ rimborsato i debiti in scadenza della Bce.  

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