India. Le leggi sulle terre aprono agli stranieri. Scoppia la rivolta, 3 morti

NEW DELHI- Almeno tre persone sono rimaste uccise nello stato indiano nord-orientale del Manipur durante le proteste scoppiate dopo l”approvazione da parte del Parlamento locale di tre leggi riguardanti un nuovo meccanismo di proprietà della terra.

Lo riferiscono i media locali aggiungendo che diverse case di deputati locali sono state date alle fiamme. Gli incidenti più gravi sono avvenuti a Churachandpur, 65 chilometri a sud-ovest della capitale Imphal, dove sono state dispiegate le forze di sicurezza ed è stato imposto il coprifuoco. Secondo il ministro degli Interni J Suresh Babu, due persone sono morte colpite dai proiettili dei poliziotti, mentre un”altra è deceduta nell”incendio appiccato alla casa di un membro del Parlamento locale. “La situazione è sotto controllo dopo violenze di ieri sera”, ha detto Babu all”emittente NDTV. “Un totale di otto persone sono rimaste ferite,due sono in condizioni critiche”, ha aggiunto. I tumulti sono scoppiati dopo che il legislatore statale ha approvato tre leggi che potrebbero aprire gli appezzamenti di terreno, da sempre controllati dalle comunità tribali locali, agli stranieri.

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