Alta tensione tra Gaza e Israele. Uccisi 6 palestinesi

GAZA – E’ di nuovo alta tensione al confine tra Gaza e lo stato ebraico, dove l’esercito israeliano ha aperto il fuoco nei confronti di palestinesi che dimostravano a ridosso della barriera difensiva a nord sitruata a nord. Nella sparatoria sono stati uccisi 6 palestinesi, tra questi un giovane di appena 15 anni.

Secondo quanto riferito dal portavoce militare, gli scontri sono scoppiati dopo che circa 200 palestinesi si erano avvicinati alla frontiera tirando pietre e facendo rotolare pneumatici incendiati verso le forze di sicurezza. Queste, ha spiegato, “hanno risposto sparando verso i principali istigatori per impedire loro di avanzare e disperdere” i manifestanti. 

Il 15enne e un 19enne sono stati colpiti a morte a est della citta’ di Khan Younis, mentre gli altri 3, tutti sulla ventina sono stati colpiti a est di Gaza City. Negli scontri, almeno in 25 palestinesi sono rimasti feriti, di cui alcuni in maniera grave.  Nel corso degli incidenti sono rimaste ferite altre 35 persone. Fonti mediche di Gaza riferiscono invece che il numero dei feriti ammonterebbe a 60, 10 dei quali in gravi condizioni. Dopo che i militari israeliani hanno aperto il fuoco, circa 400 palestinesi residenti nel quartiere Shuja”iya della Striscia hanno dato vita ad una protesta, lanciando pietre contro i soldati e bruciando copertoni. L”esercito israeliano è intervenuto anche a seguito di una violenta manifestazione lungo il confine sud di Gaza, nei pressi di Khan Younis, mentre altri incidenti si sono verificati anche in prossimità del confine orientale della Striscia. Hamas aveva annunciato per oggi una “giornata di rabbia” dopo gli attacchi di questi giorni in Cisgiordania e a Gerusalemme est.  

Proprio oggi il leader di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh si è appellato oggi per “un rafforzamento dell’Intifada, unica strada che può condurre alla liberazione”. “Gaza si unirà all’Intifada per Gerusalemme”, ha detto, secondo i media, in un intervento durante la preghiera del venerdì nella moschea di Gaza City.

Haniyeh ha poi ribadito che è errato parlare di Gaza e della Cisgiordania come due entita’ geografiche separate. “Siamo un unico popolo, dobbiamo coordinare un’unica strategia”, ha aggiunto. Haniyeh ha anche assicurato che, “malgrado il blocco imposto da Israele”, Hamas è in grado di intervenire nel conflitto in corso a Gerusalemme e nei Territori.    Al termine delle preghiere nelle moschee masse di dimostranti si sono dirette verso il confine settentrionale della striscia della striscia di Gaza dove hanno dato vita a duri scontri con l’esercito israeliano in cui – secondo un bilancio aggiornato – si sono avuti quattro morti e una ventina di feriti.  Nei giorni scorsi, peraltro, da Gaza sono stati anche sparati  verso il territorio israeliano alcuni razzi che non hanno provocato vittime.

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